Dopo il commissariamento seguito alla caduta del sindaco uscente Massimo Bitonci, sfiduciato a metà mandato da una parte della sua maggioranza e dall’opposizione di fronte a un notaio il novembre scorso, a Padova si corre per ricomporre un governo politico a Palazzo Moroni. E sono sette i candidati sindaco a scendere in campo con 21 liste e 629 aspiranti consiglieri comunali. L’11 giugno i padovani potranno scegliere tra il sindaco uscente, il leghista Massimo Bitonci, sostenuto da otto liste: Bitonci Sindaco, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Direzione Italia, Prima Padova, Veneto Libertà e Movimento del Buonsenso.
Il Pd e una parte dei moderati centristi hanno scelto di candidare l’imprenditore già presidente del Padova Calcio, Sergio Giordani, sostenuto da Giordani Sindaco, Pd, Area Civica, Padova E’, Padova Bene Comune e Socialisti Europei-La Sinistra per Giordani. Giordani si è appena ripreso da un attacco ischemico che lo aveva colpito il 4 maggio durante un incontro pubblico nel quartiere periferico di Voltabarozzo e che lo ha tenuto lontano dalla campagna elettorale per tre settimane. Nella sfida alle urne ci sono anche Arturo Lorenzoni, docente di Economia Applicata all’Università, supportato dalle liste: con Lorenzoni Sindaco e Coalizione Civica; inoltre corre anche il presidente dell’istituto di formazione superiore Ciels, Simone Borile per il M5S; l’indipendente Luigi Sposato, fondatore dell’Eurointerim, impresa di servizi all’impiego, con Osa e Popolo della Famiglia; l’ex commissario dell’Esu, ente per il diritto allo studio universitario, Rocco Bordin con La Padova Libera; e Maurizio Meridi per Casa Pound.