Ancelotti: “In Italia giocatori ostaggio di tifosi senza cervello”
“Tornare in Italia? Tutto può succedere. Anche che decida di smettere”. Carlo Ancelotti è parla di un campionato spagnolo molto divertente dal Barcellona al Siviglia al Rajo Vallecanoma anche di una Serie A che all’estero è comunque molto apprezzata perché “il calcio italiano rimane sempre competitivo”. “Prima di andar via dall’Italia ci ho pensato parecchio – dice – All’Estero tra Inghilterra, Francia e Spagna, mi sono trovato molto bene”. Il Real ha superato un momento di contestazione ma “non si va al di là di qualche fischio. Roba come striscioni offensivi e giocatori ostaggio di tifosi senza cervello sono cose che non esistono. Però, ripeto, non è per questo che non torno. Piuttosto per il piacere di vivere avventure all’estero, conoscere altre culture sportive”. A chi lo chiama sulla panchina del Milan risponde: “Mi sembra difficile, sono fedele al mio passato, anche se da bambino tifavo nerazzurro. La Nazionale? Sarà, eventualmente, un pensiero futuro”. Mercoledì c’è il quarto di Champions e Ancelotti dà l’appuntamento alla Juve: “Sarebbe bello una semifinale contro una squadra che sta facendo molto bene. Non era facile per Allegri raggiungere i risultati che sta ottenendo dopo essere arrivato in un ambiente completamente nuovo”.