Una giudice di New York ha iniziato a rivelare i nomi di contatti, conoscenti, collaboratori, presunte vittime o complici del finanziere americano Jeffrey Epstein, accusato di reati sessuali e suicidatosi in carcere nel 2019 prima di andare a processo. Tra queste 150-180 identità – estratte da un migliaio di pagine di documenti giudiziari resi pubblici dalla magistratura federale di Manhattan – figurano l’ex presidente democratico Bill Clinton (1993-2001) e l’ex presidente repubblicano Donald Trump (2017-2021) – ma senza alcun riferimento a comportamenti illegali o riprovevoli da parte loro.
Queste rivelazioni giudiziarie erano state pianificate e attese a partire da un’ordinanza emessa il 18 dicembre dalla giudice di New York Loretta Preska, un documento che ha avuto l’effetto di una bomba a orologeria nella capitale finanziaria statunitense quando i giudici lo hanno reso pubblico il 19 dicembre. Questo atto giudiziario è il risultato di un procedimento per diffamazione nei confronti dell’ex amante e complice di Jeffrey Epstein, Ghislaine Maxwell – che dal 2022 sta scontando una condanna a 20 anni di carcere – intentato da una querelante americana nei confronti della coppia, Virginia Giuffre.
A dicembre, la giudice Preska ha elencato 180 persone – utilizzando numeri e lo pseudonimo “Doe” – e ha ordinato che le loro identità siano rese note “pienamente” entro e non oltre 14 giorni dal 18 e 19 dicembre, ovvero il 2 o 3 gennaio. Secondo il tabloid britannico Daily News, che ha rivelato l’esistenza di questa lista, la denuncia per diffamazione di Virginia Giuffre nei confronti di Ghislaine Maxwell risale al 2016 ed è stata risolta l’anno successivo. Ma il quotidiano Miami Herald ha poi intrapreso un’azione civile per avere accesso al file e indagare sulla rete di Epstein.
Il finanziere deposto, che frequentava New York, è stato arrestato nel 2019. Per giustificare la desecretazione di nomi – anche di personaggi già citati dalla stampa – i tribunali si basano sul fatto che alcune persone sono facilmente identificabili in interviste pubblicate negli ultimi anni. Nel caso di Donald Trump, il miliardario newyorkese è citato nei documenti come conoscente di Esptein, ma non si fa cenno ad alcun comportamento penalmente rilevante. Per quanto riguarda Bill Clinton, che era molto più vicino al finanziere deposto e ha viaggiato con lui negli anni 2000, il suo nome viene citato decine di volte ma, anche in questo caso, non c’è alcuna chiara indicazione di attività illegali.