Anche gli sponsor abbandonano la Raggi, salta il Concertone di Roma

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Le giornate difficili della Giunta Raggi hanno avuto alcuni effetti secondari inattesi. Alcuni degli sponsor che avrebbero dovuto coprire le spese del Concertone di Capodanno articolato tra il Circo Massimo e l’area archeologica, hanno fatto un passo indietro. Per questo, anche l’unica proposta arrivata a seguito del Bando di Gara varato dal dipartimento capitolino alla Cultura si è rivelata non fattibile, nonostante sia stata tentata una trattativa con i proponenti chiusasi negativamente ieri.

L’assessorato alla Cultura, in realtà, in linea con la svolta di eleganza e distinzione che vuole imprimere agli eventi nella Capitale, tiene particolarmente al 1 gennaio tra i ponti sul Tevere, che parte con il primo evento alle tre dopo la mezzanotte del 31, ed è questo il progetto su cui ha focalizzato attenzione e risorse. Le istituzioni culturali capitoline, a questo punto, sono al lavoro su un “piano B” da mettere in campo a zero sforzo e costi limitati, che copra in qualche modo il brindisi “pop” di San Silvestro, cui i romani e i turisti in realtà tengono particolarmente. L’obiettivo, comunque, è evitare l’affidamento di questa “soluzione-ponte” a trattativa diretta, come fece il commissario Tronca attirandosi forti critiche anche dal M5S. Come dimostra anche questa vicenda, le polemiche di questi giorni sulla gestione Raggi, evidentemente, avranno strascichi più intensi del previsto.