Google sta considerando il lancio di servizi mirati a utenti con meno di 13 anni, l’età che ora ne delimita (in teoria) l’uso, in una mossa che potrebbe generare polemiche sulla tutela della privacy dei più piccoli. Secondo quanto rivela la rivista di tecnologia “The Information”, il gigante di Mountain View (California) starebbe lavorando ad una versione di YouTube, il popolare sito di condivisione video, e a versioni dei suoi account Gmail destinate all’uso da parte di bambini grazie a funzioni che permettono il controllo sull’uso da parte dei genitori.
Negli Stati Uniti il Children’s Online Privacy Protection Act (Coppa), una legge che regola la privacy online dei minori, richiede alle società tecnologiche di ottenere il via libera dei genitori prima di impossessarsi dei dati online dei bambini e pone dei limiti riguardo a quali informazioni possono essere usate a scopo pubblicitario. Per questo motivo le compagnie hi-tech non hanno puntato sugli under 13 anche se negli ultimi mesi sembra si stia verificando un cambio di direzione. A giugno, Facebook ha avviato le pratiche per ottenere un brevetto che potrebbe consentire al social network di aprire account ai minori di 13 anni. E se la mossa di Google fosse confermata i minori potranno presto accedere a Gmail e YouTube. Un portavoce del gruppo ha dichiarato al Financial Times: “Non intendiamo commentare voci di corridoio o speculazioni”.