Politica

Anche le suore contro il decreto sicurezza: “Violati i diritti umani”

Politiche come il “decreto sicurezza” fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini “non solo aggravano le situazioni di vulnerabilità di diversi gruppi etnici che vivono sui nostri territori, ma mettono in atto il disprezzo dell’altro con la violazione sistematica delle principali regole della tutela umanitaria”. E’ la denuncia dell’Unione superiore maggiori d’Italia (Usmi) contenuta nel messaggio per la XXIII Giornata mondiale della vita consacrata che si celebra il 2 febbraio.

“Per noi religiose e religiosi è una giornata carica di significati: si rende grazie, si fa memoria e si rinnova l’impegno a vivere con passione, nella diversità dei carismi e ministeri, l’unico comandamento”, spiega nella nota diffusa oggi l’organizzazione punto di riferimento per le oltre 600 Congregazioni femminili presenti in Italia, che, a loro volta, sono suddivise in oltre 10.000 comunità: “L’amore a Dio e a ogni donna e uomo della terra, in particolare agli oppressi, ai poveri, agli esclusi, ai prediletti da Dio. E’ in questo nostro tempo abbruttito da forme palesi di negazione dei diritti umani, rifiuto del diverso, odio, razzismo e volgarità, che Dio ci chiama ad ‘alzarci in piedi’ per dare oggi ‘voce’ e concretezza al dono della nostra vita, affinché la luce della Speranza e della Profezia continuino a risplendere nella storia dell’Umanità. Il nostro impegno quotidiano a favore degli emarginati ed impoveriti, di chi vive sulla propria carne ingiustizie e soprusi, in particolare l’impegno a sostenere e accompagnare cammini di liberazione di persone che hanno vissuto l’infame violenza della tratta e ogni forma di sfruttamento e di riduzione in schiavitù, ci permette di toccare con mano gli effetti devastanti di scelte politiche disumanizzanti”.[irp]

“Constatiamo come tali azioni politiche, in particolare il ‘decreto sicurezza’ – prosegue la nota a firma di suor Azia Ciairano, coordinatrice dell’Ambito Pastorale, “non solo aggravano le situazioni di vulnerabilità di diversi gruppi etnici che vivono sui nostri territori, ma mettono in atto il disprezzo dell’altro con la violazione sistematica delle principali regole della tutela umanitaria. Così pure il dilagare di atteggiamenti violenti che si stanno diffondendo sempre più, segna con la rabbia e l’intolleranza le nostre relazioni umane, sociali e politiche”. “Tutto questo manifesta la negazione del Vangelo, e di questo noi siamo testimoni! Pertanto, nella giornata dedicata alla vita consacrata, ribadiamo la scelta e l’impegno ad abbracciare il futuro con speranza per vivere con audacia e libertà l’obbedienza al Vangelo di Gesù Cristo. Ci impegniamo oggi a tradurre in gesti concreti, semplici e quotidiani, il Vangelo dell’accoglienza, della solidarietà, della condivisione che rivelano la bellezza e grandezza della dignità di figli di Dio. Tutti ne siamo beneficiari, senza discriminazione. Ci impegniamo affinché ogni realtà che abitiamo possa diventare uno spazio creativo di relazioni nuove, di integrazione tra tutte le diversità che convivono nel nostro Paese, perché la luce della salvezza illumini tutti i volti e ‘tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza’”.

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redazione