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Anche il M5S nel mirino dei pm: indagato il sindaco di Livorno Filippo Nogarin

La guerra tra Pd e M5S continua nelle aule dei tribunali. Nei giorni scorsi più di un esponente dei Democratici è finito nel mirino dei magistrati. E i grillini non si sono lasciati sfuggire l’occasione per attaccare. Ora i ruoli si ribaltano. Filippo Nogarin, sindaco 5 Stelle di Livorno, è infatti indagato nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dei rifuti in città. È lui stesso, su Facebook, a dare la notizia: “Come già avevo previsto in questi giorni, stamattina ho ricevuto un avviso di garanzia legato alla richiesta di concordato per l’Aamps di Livorno del tutto identico a quello dell’assessore Lemmetti”. “Non conosco ancora quale sia la contestazione specifica che la procura muove nei miei confronti – prosegue – Sono fermamente certo di aver sempre agito per il bene dell’azienda e dei livornesi, provando a salvare una situazione disastrosa lasciataci in eredità dal Pd, ma sin d’ora posso ribadire che nel MoVimento 5 Stelle non si aspetta certo una sentenza per dimettersi, perché noi non siamo legati ad alcuna poltrona. Se già durante le indagini preliminari dovesse emergere una condotta contraria ai principi del MoVimento 5 Stelle sono pronto a dimettermi”. “È evidente – spiega Nogarin – che ci siano ancora indagini in corso, tra l’altro promosse da noi stessi, visto che siamo stati noi a portare i libri in tribunale chiedendo ai magistrati di passarle ai raggi X. Speriamo di poter accedere agli atti il prima possibile per capire la condotta che ci viene contestata. Abbiamo bisogno di capire se si tratti di un atto dovuto o meno, visto che sul caso Aamps riteniamo di aver sempre e solo agito nell’interesse dei cittadini di Livorno, per riparare alle malefatte del Pd. Un fronte in cui, tra l’altro, parrebbe cominciare a vedersi un pò di luce dopo anni e anni di buio pesto: il piano, ancora in corso di redazione, salvaguarderebbe i livelli occupazionali e soddisferebbe per buona parte i creditori”.

IL PD I senatori del Pd reagiscono su Twitter all’avviso di garanzia al sindaco di Livorno ma anche all’attacco del M5S che stamattina, guidato dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, ha sfilato a Lodi (dove il sindaco Pd, Simone Uggetti è stato arrestato con l’accusa di turbativa d’asta). “Ora tutti in piazza a Livorno, caro M5s? – scrive Camilla Fabbri – Noi non strumentalizziamo l’avviso di garanzia a Nogarin. Per noi la battaglia è politica ed esiste il garantismo”. “Di Maio torni a Livorno a fare proclami e spot elettorali – le fa eco Donatella Albano -. Non si può essere censori a targhe alterne”. E Andrea Marcucci rilancia: “L’avviso di garanzia al sindaco di Livorno Nogarin non è una condanna. Lasciamo al M5S giustizialismo e confusione”. Red. Pol.

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