Anche Richard Gere attacca Trump: ha equiparato rifugiati e terroristi, è il suo più grande crimine

BERLINALE L’attore americano non fa sconti al capo della Casa Bianca. Nel suo mirino è finita anche la destra populista europea video

Anche Richard Gere attacca Trump ha equiparato rifugiati e terroristi

Richard Gere, da sempre in prima linea a difesa dei diritti umani, si è scagliato dalla Berlinale contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il suo “Muslim ban” e le politiche contro gli immigrati e i rifugiati. Nel suo mirino è finita anche la destra populista europea. L’attore, parlando in conferenza stampa durante la presentazione del nuovo film “The Dinner”, insieme al resto del cast e al regista Oren Moverman, ha detto: “Il numero dei crimini d’odio è salito enormemente in America da quando Trump ha iniziato la corsa alla presidenza, e io credo che voi abbiate assistito alla stessa cosa qui in Europa”.

“Purtroppo abbiamo dei leader che ci spingono ad avere paura e la paura ci spinge a fare cose orribili. Ed è di questo che parliamo nel film”. “The Dinner” parla di due coppie che si ritrovano a cena a discutere di un crimine commesso dai loro figli adolescenti e affronta il tema di quanto si è disposti a fare per difendere i propri cari. E’ ispirato al romanzo “La cena” di Herman Koch. E tornando a Trump: “La cosa peggiore che ha fatto Donald Trump è l’aver equiparato due parole: rifugiato e terrorista – ha aggiunto Gere – ora in America hanno lo stesso significato”. “Rifugiato prima veniva usato per una persona che volevamo aiutare, di cui volevamo prenderci cura, dargli rifugio…. Ora ne abbiamo paura; il più grande crimine commesso da quando è presidente è stato l’aver creato confusione tra queste due cose”.