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Anche Vendola scarica l’ex premier: “Mai con Renzi, Sinistra Italiana guarda alla realtà”

Sinistra italiana sara’ “un punto di vista autonomo, un partito di sinistra che guardera’ in faccia la realta’” e che non potra’ mai allearsi “con Renzi e con il renzismo” e con altri soggetti che fanno solo “generiche evocazioni della necessita’ di cambiare”, come quelle che avanza Giuliano Pisapia. Nichi Vendola, ospite oggi del forum AGI ‘Viva l’Italia’, e’ netto quando descrive il nuovo partito che vedra’ la luce la prossima settimana al congresso di Rimini. “Continuo a non capire la prospettiva politica che indica Giuliano Pisapia – spiega – parla di aggregazioni, di alleanze, di coalizioni prima di possibili programmi condivisi. Il punto e’ capire cosa e’ accaduto e cosa ha rappresentato Renzi e se e’ stata una prosecuzione del berlusconismo con altri mezzi. Quel che ha fatto Renzi in mille giorni di governo non e’ l’attuazione del programma del Pd del 2013 ma di quello di Berlusconi”.

UNA MANO Vendola avra’ un ruolo di secondo piano: “Vengo dalla vecchia scuola dove tutti erano necessari ma nessuno era indispensabile, questo ho imparato nel Pci di Berlinguer. Voglio dare una mano perche’ penso che rifondare una grande speranza nella politica sia importante”, dice. E poi, parlando del figlio, conferma: “E’ costante il pensiero che riguarda il futuro suo e della sua generazione e per questo forse vale ancora la pena dare una mano, impegnarsi in politica senza ritenersi indispensabili” e tenendo sempre presenti le parole di Papa Francesco, “una luce nel buio di questo mondo”, che e’ stato capace con la sua “analisi politica di fotografare con piu’ precisione di tutti la condizione del mondo e la ‘bancarotta dell’umanita”” capace anche “di costruire il consenso elettorale sulla cacciata dei profughi” quando per millenni la solidarieta’ e’ stata “un fondamento dell’idea di societa’”. Commentando la sentenza della Consulta sull’Italicum l’ex presidente della Regione Puglia ribadisce la preferenza per un sistema proporzionale puro, l’unico che, afferma, consenta “di mettere in campo proposte e progetti. La risposta ai problemi di oggi, ad iniziare dalla fuga dalla politica”.

LA RAGGI Suola, Europa, lavoro. Sono solo alcuni dei temi che il nuovo partito si propone di affrontare, insieme a quello delle politiche industriali necessarie al rilancio del Paese. I dati pubblicati oggi dall’Istat sulla produzione industriale (+6,6% su base annua) non devono ingannare, avverte, perche’ “il crollo della produzione industriale degli ultimi 8 anni e’ vicino al 25%. Il dato di oggi va inserito soprattutto in un contesto della ripresa delle vendite delle auto ma non incide sul mercato del lavoro e non toglie l’angoscia che l’Italia vive nel suo processo di deindustrializzaizone. Molti nostri gioielli industriali – ricorda – rischiano di sparire e siamo davanti alla necessita’ di discutere ancora di politiche industriali e di come si ricostruisce il quadro industriale del Paese”.  Vendola per considerando Virginia Raggi “una sciagura per la citta’ di Roma”, sta con lei sullo Stadio della Roma “per le stesse ragioni che avanza lo sfortunato e bravo assessore Berdini” perche’ “a Tor di Valle quelle cubature di cemento rappresentano la piu’ grande speculazione immobiliare della storia nazionale: lo dicono i piu’ grandi urbanisti italiani”. Ma il giudizio di Vendola sul partito di Grillo non lascia spazio a dubbi: “E’ un arcipelago complesso, un supermarket nel quale si puo’ trovare dall’estrema destra all’estrema sinistra. Un partito tenuto insieme da uno spirito di setta” e “il settarismo e’ un pericolo, un’idea malata” perche’ “nella democrazia la dialettica e’ fondamentale”.

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