“La scelta del governo di utilizzare per altre finalità le somme relative ai fondi Pac non impegnate dalle Regioni al 30 settembre 2014, in base a quanto previsto dalla legge di stabilità nazionale, determinerà gravissime conseguenze per l’economia del Mezzogiorno e in particolare per la nostra Sicilia”. Lo sostiene Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. “Avevamo, già da tempo, assunto una posizione durissima e purtroppo in solitudine nei riguardi del governo nazionale chiedendo una modifica dell’art.12 della legge di stabilità 2015 e invitando tutti i senatori eletti in Sicilia ad intervenire in difesa di risorse vitali che verranno ‘scippate’ ai nostri concittadini – continua Orlando – e adesso si rischia di registrare il pianto del coccodrillo di talune forze politiche e del governo regionale rimasto inattivo nonostante i guasti devastanti che verranno prodotti a servizi e opere pubbliche in tutti i territori siciliani”. “E’ assolutamente inaccettabile che si sottraggano fondi che dovrebbero e devono essere destinati a regioni meridionali – aggiunge il vice presidente Anci Sicilia Luca Cannata, sindaco di Avola e delegato a bilanci e finanza dei comuni siciliani – con effetti retroattivi e si intervenga così drasticamente in territori che sono già sull’orlo del dissesto finanziario”.