Andrea è stato strangolato. Viva ipotesi pedofilia su morte bimbo a Ragusa
Le attenzioni degli inquirenti si stanno concentrando in queste ore sulle telecamere di videosorveglianza della scuola Falcone-Borsellino
“Il bambino è stato strangolato”. E’ l’unica certezza emersa sulla tragica fine di Andrea Loris Stival, il bimbo trovato senza vita lo scorso sabato pomeriggio a Santa Croce di Camerina, un paesino di circa dieci mila abitanti nel Ragusano. A darne notizia, il procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia. E’ sempre viva, tuttavia, la pista della pedofilia, anche se, “al momento, risulta infondata la presenza di segni di violenza a scopo sessuale”, sottolinea il procuratore. Nel paesino soltanto il suono delle campane che scandisce il passare delle ore rompe il silenzio di una comunita’ sconvolta dalla morte del piccolo Andrea. Un bambino che, come accade sempre nei piccoli centri di provincia, tutti conoscevano, e tutti hanno ancora davanti agli occhi per la vivacita’ tipica di chi ha appena 8 anni. Dunque Andrea sarebbe stato prima strangolato, e poi, sarebbe precipitato da due metri e mezzo di altezza nel canalone dove poi è stato trovato. Si ritiene verosimile che Loris sia salito su un’auto e sarebbe stato ucciso non lontano da dov’e’ stato trovato il cadavere, perche’ le lesioni causate dalla caduta nel canalone, si sono prodotte, secondo il medico legale, subito dopo la morte. Non c’e’ ancora traccia dello zainetto blu con le cinghie gialle che il bambino aveva con se’ e che gli investigatori continuano a cercare. Come si continuano a passare al setaccio, i filmati di tutte le telecamere di sorveglianza della zona vicino la scuola che frequentava Andrea. Intanto, alle 16 il cacciatore Orazio Fidone, ex dipendente Enel è tornato in questura a Ragusa, per essere ancora una volta interrogato. Infatti, sabato, è già stato sentito per quattro ore di fila dagli inquirenti come persona informata sui fatti, la sua auto è stata sequestrata, ma non risulta indagato. L’uomo è l’autore del ritrovamento del cadavere di Andrea. L’anziano ha raccontato di aver subito gridato, chiamando aiuto, aggiungendo di essersi recato in quel luogo, pensando che nessuno avrebbe cercato lì il cadavere del piccolo. Sabato pomeriggio Fidone si trovava con lo sportello dell’auto aperto nella contrada del Mulino Vecchio, luogo del ritrovamento di Andrea, quando una volante lo ha scorto. E questo susciterebbe perplessità agli inquirenti.
Un altro fatto di cronaca ha caratterizzato la giornata. La compagna del nonno di Andrea Loris Stival, in serata ha accusato un malore davanti alla caserma dei carabinieri del paese mentre accompagnava l’uomo ad essere interrogato. Sul posto e’ intervenuta immediatamente un’ambulanza che ha soccorso la donna e l’ha trasferita in ospedale. Nella piazza del paese, tutti s’interrogano su chi possa averlo ucciso. “Una famiglia che conosciamo benissimo – racconta un uomo -. Tutte persone normali. Il nonno lo vediamo sempre qui in piazza. Spero riescano a prendere l’assassino e gli facciano patire le stesse sofferenze che ha fatto provare a quel povero bambino”. La famiglia Stival attende che dalla Procura di Ragusa arrivi, il nulla osta per la consegna della salma del piccolo Andrea. I funerali potrebbero essere celebrati giovedi’. La caccia all’uomo di Santa Croce Camerina e’ anche prioritaria per il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il quale ha spiegato di avere inviato “a Ragusa i nostri migliori investigatori per trovare l’assassino del piccolo Loris. Ogni strada sara’ battuta”. Il sindaco del paese, Francesca Iurato, nel frattempo ha proclamato il lutto cittadino, e il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha reso noto di avere disposto che oggi alle ore 12 in tutti gli uffici regionali, venga osservato un minuto di silenzio in memoria del piccolo Andrea.
I fatti. Il piccolo Andrea era stato accompagnato sabato mattina davanti alla scuola dalla mamma, Veroni, 25 anni, ma non era entrato in classe. Nessuno l’aveva visto, né insegnati, né bidelli. Alle 13 Veronica (foto)andava a scuola per riprenderlo, ma non lo trovava. Nessuna traccia. E così la stessa mamma di Andrea lanciava l’allarme. Immediatamente scattavano le ricerche in tutta la zona anche con le unita’ cinofile dei carabinieri. Alle 16.30 la brutta notizia: il corpo senza vita del piccolo Andrea era in un canalone di cemento vicino a un mulino a Scoglitti, circa tre chilometri dalla scuola frequentata dal bimbo. Come detto, a ritrovare il cadavere il cacciatore Fidone.
La scuola. Parla Gianna Campo, preside del Falcone-Borsellino, l’istituto che frequentava il piccolo Andrea.”E’ stato detto che il bambino marinava la scuola. Questo non è vero – chiosa – ho verificato e da quando è iniziato l’anno scolastico ha fatto due assenze. Era un bambino normalissimo, felicemente integrato e sereno”. L’istituto sta già lavorando a un progetto per attivare un servizio Sms al fine di collegare scuola-genitori. Ma come ripete più volte la dirigente scolastica, “l’idea era di utilizzarlo per i ragazzi più grandi e non per i bimbetti così piccoli che vengono accompagnati dalle mamme a scuola”. C’è anche una dichiarazione della maestra del piccolo Andrea, Teresa Iacono, che ieri è tornata in classe, per la prima volta, dopo la tragedia, così come i compagni di classe. “E’ stata una giornata triste, tristissima – dice – abbiamo spiegato ai bambini, ai compagni di scuola di Loris, cosa è successo, già qualcuno a casa aveva detto loro che il loro amichetto e compagno non c’è più. Hanno portato dei fiori e li hanno poggiati sul banchetto di Andrea, hanno scritto dei pensierini e li abbiamo letti in classe”.
La Procura. La Procura di Ragusa ha aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti. “Lo stato attuale delle indagini, in questo momento, ha consentito di individuare nell’asfissia da strangolamento, alla quale e’ seguita nell’immediatezza un precipitazione da un’altezza di due-3 metri, la causa che ha determinato la morte”, afferma Petralia. Tante le ipotesi investigative, compresa quella della pedofilia. Ma su quest’ultima, lo stesso procuratore è cauto: “Al momento risulta infondata la presenza di segni di violenza a scopo sessuale”. Tuttavia, sottolinea che “indaghiamo a 360 gradi, non trascuriamo nessuna ipotesi, ma ci sono delle piste privilegiate”. In merito alla morte del piccolo Andrea, il procuratore precisa anche che “l’attività peritale non si è esaurita nell’autopsia ma continua con altri accertamenti, di natura istologica, chimica e altro”. Infatti, “al medico legale sono stati affiancati altri due medici” per “sviluppare i dati acquisiti”.