Anev, settore al collasso . Basta tagli e norme retroattivi

6 luglio 2014

L’Anev denuncia “il serio rischio di collasso per il settore rinnovabili, gia’ tediato da tagli e norme retroattive”. L’eolico, con le altre rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, “ha subito in passato un taglio del 22% sui Certificati Verdi” mentre e’ di questi giorni il provvedimento che con lo ‘spalma incentivi’ “mettera’ in ginocchio anche il settore fotovoltaico”, denuncia l’assopciazione dell’eolico. A cio’ si aggiungano “gli attacchi al settore, sconcertanti nei modi e nei contenuti, di Italia Nostra e Amici della Terra, che hanno usato toni ed argomenti tali da sollevare seri dubbi sul fatto che gli interessi che si propongono di difendere siano quelli dell’ambiente”. L’Anev, in merito alla posizione di Italia Nostra, che giudica lo spalma incentivi come un provvedimento giusto ma ancora non sufficiente e auspica ulteriori tagli a fonti come l’eolico, constata “un attacco folle e provocatorio, che evidenzia mancanza di obiettivita’ e accanimento”. Basti infatti ricordare che “negli ultimi 3 anni le Rinnovabili differenti dal fotovoltaico, hanno gia’ visto la riduzione degli incentivi retroattivamente per oltre il 35% dei Certificati Verdi (22% del taglio dei Certificati Verdi dal 2011, l’imposizione dell’Imu, l’applicazione della Robin Hood Tax pari al 6,5% degli utili, gli oneri per il funzionamento del Gse 0,5 cent per kiloWattora, gli oneri di sbilanciamento)”.

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