Anm boccia legittima difesa: “Profili di illegittimità”. Ma Salvini tira dritto
La Bongiorno a fianco del ministro: “Il testo non ha nulla a che vedere con una licenza ad uccidere”
Durissimo il giudizio negativo dell’Anm sulla riforma della legittima difesa targata Lega. Per l’Associazione nazionale dei magistrati il testo della proposta di legge, che e’ gia’ stata approvata dal Senato e ora e’ all’esame della Camera, presenta dei “profili di illegittimita’ costituzionale”, ma soprattutto contiene “gravi criticita’” e “si rischia di legittimare anche i reati piu’ gravi, perfino l’omicidio”. Parole che non scalfiscono il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che della riforma ha fatto un vero e proprio cavallo di battaglia, promettendone l’approvazione non oltre febbraio. Il leader leghista tira dritto e ostenta tranquillita’.
Salvini affida a una diretta social la replica ai magistrati: “Sto facendo il possibile e l’impossibile per garantire sicurezza e leggi piu’ certe, tra cui quella che garantisce il diritto alla legittima difesa, che per quello che mi riguarda e’ sacrosanto, anche se oggi qualcuno dell’Associazione nazionale magistrati dice che e’ pericolosa e rischia di legittimare l’omicidio. Ma per favore…”, taglia corto suggerendo di “leggersi il testo della proposta”. Al fianco del vicepremier si schiera la ministra Giulia Bongiorno: “Sorprendono gli allarmi lanciati dall’Anm perche’ del tutto ingiustificati e completamente disarticolati dalla realta’”. Per l’ex avvocato di Giulio Andreotti, al contrario, “il testo della norma, equilibrato e rispettoso della Costituzione, non ha nulla a che vedere con una licenza ad uccidere”.[irp]
Ad esprimere dubbi sul testo leghista e’ anche il presidente dell’Autorita’ nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone: “Credo che se ci dovesse essere l’approvazione di un testo che consente uno spazio maggiore al privato, un eccesso di valutazione a favore del privato, questo rischia di farci tornare indietro. Il monopolio della forza negli stati moderni deve spettare solo allo Stato. Il privato la puo’ utilizzare solo in extrema ratio”. Per il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, “spetta alle forze dell’ordine garantire la sicurezza. Per fare questo e’ necessario un controllo capillare del territorio e sotto questo aspetto gli organici di polizia, carabinieri e guardia di finanza vanno riempiti ed e’ evidente che dove ci sono controllo e garanzia con capillare controllo da parte di coloro cui spetta non ci sara’ spazio per la legittima difesa”.