L’Associazione nazionale magistrati per ora non proclama lo sciopero, ma è pronta a farlo se gli interventi di riforma della responsabilità civile dovessero mettere a rischio autonomia e indipendenza. È quanto ha deciso oggi l’Assemblea generale che ha approvato a larghissima maggioranza una mozione che proclama lo stato di mobilitazione, senza escludere “altre forme di protesta” e contestualmente chiede “un incontro urgente con il governo, per essere effettivamente ascoltati, per presentare le proprie proposte e per avere serie risposte”.