Anniversario guerra in Ucraina: l’Ue adotta nuove sanzioni contro Russia, le divergenti risoluzioni Onu

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Nel terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si appresta a votare su due risoluzioni contrastanti, riflettendo le tensioni geopolitiche in corso. Una proposta, avanzata dall’Ucraina e sostenuta dall’Unione Europea, chiede il ritiro immediato delle forze russe dal territorio ucraino. L’altra, proposta dagli Stati Uniti, invoca una rapida fine del conflitto senza menzionare esplicitamente l’aggressione russa.

Fonti europee e statunitensi rivelano che l’amministrazione Trump ha esercitato pressioni sull’Ucraina affinché ritirasse la sua risoluzione non vincolante e aderisse alla proposta americana. Tuttavia, l’Ucraina ha rifiutato, portando le due risoluzioni al voto dell’Assemblea Generale, composta da 193 Paesi. Questo scontro diplomatico evidenzia le crescenti divergenze tra gli Stati Uniti da un lato e l’Ucraina sostenuta dall’UE dall’altro.

Nell’Assemblea Generale, dove non esistono opzioni di veto, la risoluzione ucraina, co-sponsorizzata da tutti i 27 membri dell’Unione Europea, è quasi certa di essere approvata. Intanto, gli Stati Uniti hanno chiesto un voto sulla loro proposta anche nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove la Cina, che detiene la presidenza questo mese, ha fissato la discussione per il pomeriggio di oggi.

Zelensky: “Tre anni di resistenza e gratitudine”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha commemorato l’anniversario con un messaggio su X, accompagnato da un video che ripercorre i tre anni di conflitto iniziato il 24 febbraio 2022. “Tre anni di resistenza. Tre anni di gratitudine. Tre anni di eroismo assoluto degli ucraini. Sono orgoglioso dell’Ucraina!”, ha scritto. Zelensky ha ringraziato tutti coloro che difendono e sostengono il Paese, ricordando chi ha perso la vita per la libertà dell’Ucraina.

Nuove sanzioni UE contro la Russia

Nel frattempo, il Consiglio dell’UE ha adottato a Bruxelles il 16esimo pacchetto di sanzioni economiche e individuali contro la Russia, esattamente tre anni dopo l’inizio dell’invasione. Le nuove misure colpiscono settori vitali dell’economia russa, indebolendo ulteriormente la capacità del regime di Mosca di condurre la sua guerra di aggressione. Il pacchetto include restrizioni su individui, banche, tecnologie militari, trasporti, energia e media controllati dal Cremlino. Sono state inoltre introdotte ulteriori misure restrittive contro la Bielorussia e nuove limitazioni nelle regioni occupate della Crimea, Sebastopoli e nelle oblast di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia.

Von der Leyen: “L’Ucraina è fondamentale per il futuro dell’Europa”

Durante il vertice “Support Ukraine” a Kiev, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito il sostegno dell’UE all’Ucraina. “Il 24 febbraio 2022 è un giorno che vivrà per sempre nell’infamia”, ha dichiarato, sottolineando che la guerra in Ucraina rimane la crisi più centrale per il futuro dell’Europa. Von der Leyen ha annunciato un nuovo pagamento di 3,5 miliardi di euro per l’Ucraina già a marzo e ha promesso un piano per aumentare la produzione di armi e le capacità di difesa europee. “Un’Ucraina libera e sovrana non è solo nell’interesse europeo, ma anche del mondo intero”, ha aggiunto.

Costa: “La pace non deve ricompensare l’aggressione”

Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha sottolineato che una pace giusta e duratura può essere raggiunta solo attraverso la forza. “La pace non deve ricompensare l’aggressione”, ha dichiarato, ricordando gli accordi di Budapest e Minsk. Costa ha annunciato un Consiglio europeo speciale il 6 marzo per sostenere l’Ucraina e rafforzare la difesa dell’Europa. “Siamo e saremo al fianco dell’Ucraina, spalla a spalla nella guerra, nei futuri negoziati di pace, nella ricostruzione e poi come Stato membro dell’Unione Europea”, ha affermato.

Antonio Tajani: “Nessuna pace senza l’Ucraina e l’Europa”

Il vicepresidente del Consiglio italiano e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il suo intervento in videocollegamento al vertice “Support Ukraine” organizzato a Kiev, ha ribadito con forza il sostegno dell’Italia all’Ucraina e la necessità di una pace giusta e duratura. “Sono già trascorsi tre anni dall’inizio della guerra lanciata dalla Russia per invadere l’Ucraina”, ha ricordato Tajani, sottolineando che si tratta di “tre anni di resistenza del popolo ucraino sui campi di battaglia e nelle città. Il popolo ucraino ha dimostrato coraggio in prima linea, ma anche nella vita di tutti i giorni”.

Tajani ha poi aggiunto: “La pace deve arrivare con forti garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Deve essere reale, forte e duratura, per impedire all’Europa di affrontare di nuovo la guerra. Eravamo con l’Ucraina quel giorno di tre anni fa, siamo con l’Ucraina oggi e saremo con voi domani. Ciò che conta ora, tuttavia, non è solo ciò che diciamo, è ciò che facciamo”.

Il ministro degli Esteri italiano ha inoltre evidenziato l’importanza di un approccio unitario e coordinato a livello internazionale: “L’Italia sta lavorando con i suoi amici e partner per la pace. La pace è il nostro obiettivo, ma non ci saranno negoziati senza l’Ucraina e l’Europa. È impossibile raggiungere un accordo per la pace senza l’Ucraina e l’Europa, questo è molto importante per noi. La pace non può essere una resa dell’Ucraina, ma deve basarsi su garanzie di sicurezza concrete e durature”.

Roberta Metsola: “La lotta dell’Ucraina è la lotta dell’Europa”

La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento al vertice internazionale convocato a Kiev, ha espresso un messaggio di solidarietà e determinazione, sottolineando che la battaglia dell’Ucraina è anche una battaglia per i valori europei e per l’ordine internazionale basato sulle regole. “I prossimi giorni e settimane plasmeranno il nostro futuro, non attraverso le parole, ma attraverso le azioni che intraprenderemo proprio qui, in Europa”, ha esordito Metsola.

“La pace senza libertà non è pace. L’Europa lo sa. Cercheremo sempre la pace, ma deve essere giusta, deve essere reale e deve essere dignitosa. E deve basarsi sul principio: nulla sull’Ucraina, senza l’Ucraina. Perché il concetto secondo cui la forza è il diritto non può definire il nuovo ordine mondiale”, ha proseguito la presidente del Parlamento europeo.

Metsola ha poi ricordato il sostegno costante dell’Europa all’Ucraina: “Per tre anni, l’Europa è stata al vostro fianco. E lasciatemi essere chiara: noi non vacilleremo. Non dimenticherò mai quei momenti a Kiev all’inizio dell’invasione, quando il mondo vi ha visti tutti alzarvi in piedi. Il Parlamento europeo è stato unito fin dal primo giorno. E insieme alla presidente Von der Leyen e al presidente Costa, parleremo con una sola voce, perché sappiamo che insieme siamo più forti”.

Tuttavia, Metsola ha anche sottolineato la necessità di un’azione più decisa: “Ora dobbiamo fare di più. L’Ucraina deve essere in una posizione di forza, perché è l’unica via verso una vera pace e libertà. Ciò significa che l’Europa deve farsi avanti senza indugio, militarmente, finanziariamente e diplomaticamente; dobbiamo andare avanti con l’utilizzazione dei beni russi congelati, rafforzando le sanzioni e aumentando la pressione. E dobbiamo agire seriamente sulla nostra difesa, e in fretta”.

La presidente del Parlamento europeo ha concluso il suo intervento con un appello alla determinazione e alla coesione: “Siamo chiari. La lotta dell’Ucraina è la lotta dell’Europa. Questo non è solo un attacco all’Ucraina. È un attacco alla democrazia, al nostro stile di vita, a tutto ciò che rappresentiamo. Gli ucraini in prima linea stanno mantenendo le posizioni per tutti noi. Mentre l’Ucraina entra nel quarto anno di questa guerra, dobbiamo mantenere la rotta. Dobbiamo fare chiarezza. Dobbiamo tenere gli occhi puntati sul nostro obiettivo comune. Libertà per l’Ucraina e pace duratura per tutti voi, l’Europa e il mondo”.