Annuncia attentato a Renzi, 60enne denunciato

18 maggio 2014

Telefonata con minaccia di attentato nei confronti del premier renzi ieri a Reggio Emilia. Le indagini hanno portato all’individuazione e alla denuncia per il responsabile. “Verso le 17 di ieri pomeriggio – informa una nota della Questura della città emiliana – una telefonata giunta alla centrale operativa della Questura da parte di un anonimo interlocutore veniva preannunciato un attentato al Presidente del Consiglio: “Stasera ci sarà un attentato a Renzi”, proferiva l’uomo, all’apparenza di mezza età, sicuramente italiano e con una leggera inflessione dialettale meridionale”. I servizi immediatamente disposti dalla Polizia hanno permesso di individuare nella cabina telefonica di via Nobili l’apparecchio che era stato utilizzato per la minaccia. Le indagini della Digos con l’ausilio delle telecamere di video-sorveglianza e l’immediato esame di una cerchia di sospettati hanno consentito di indirizzare l’attività investigativa nei confronti di T. S., di quasi sessanta anni, operaio disoccupato residente in città, con precedenti per procurato allarme, minaccia e atti persecutori.

Gli agenti lo hanno rintracciato nella sua abitazione che è stata immediatamente perquisita con l’ausilio delle unità cinofile e l’uomo, messo alle strette, ha confessato di essere l’autore della telefonata, riservandosi sui motivi del gesto. Lo stesso è stato denunciato per procurato allarme e per tutta la serata controllato in maniera discreta. Nel contempo i servizi di ordine pubblico disposti dalla Questura, in una piazza Prampolini gremita di persone hanno permesso il pieno mantenimento della sicurezza pubblica senza registrare inconvenienti. Circa una trentina di aderenti al “movimento dei forconi” si erano introdotti alla spicciolata nella piazza con uno striscione di contestazione e un megafono all’evidente fine di disturbare il comizio. Gli stessi sono stati individuati dalle forze dell’ordine, identificati e video-ripresi e tenuti sotto controllo da agenti in borghese che evitava qualsiasi tipo di interferenza con il discorso del premier. I manifestanti hanno deciso poi di lasciare la piazza prima della fine della manifestazione. (Il Tempo)

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