Sanzioni e nuovo accordo su nucleare, la strategia di Trump per l’Iran

Sanzioni e nuovo accordo su nucleare, la strategia di Trump per l’Iran
Donald Trump e Hassan Rohani
23 giugno 2019

Da abile negoziatore, il presidente Usa, Donald Trump, affila le armi e annuncia nuove “pesanti” sanzioni all’Iran, non esclude l’azione militare, ma allo stesso tempo propone un nuovo accordo sul programma nucleare e ‘adatta’ alla Repubblica degli Ayatollah uno dei suoi celebri slogan, coniando “Let’s make Iran great again”. Scatteranno tra 24 ore, lunedi’, le nuove “pesanti” sanzioni “che impediranno all’Iran di ottenere armi nucleari”, ha annunciato il capo della Casa Bianca. “Se l’Iran vuole diventare una nazione prospera, per me va bene”, “ma non lo fara’ mai – ha detto – se pensano che tra cinque o sei anni avranno armi nucleari”.

Trump ha assicurato che se l’Iran rinuncera’ alle armi nucleari diventera’ un grande amico degli Stati Uniti. Ma al momento l’azione militare e’ “ancora un’ipotesi sul tavolo”, ha avvertito il presidente, che venerdi’, all’indomani dell’abbattimento di un drone Usa da parte di Teheran nei cieli dello Stretto di Hormuz, ha rivelato di aver annullato un attacco dieci minuti prima dell’esecuzione perche’, ha spiegato, “ci sarebbero state 150 vittime”. Trump ha ribadito che non vuole una guerra con l’Iran, ma ha aggiunto che in caso contrario sarebbe “una distruzione come non l’avete mai vista prima”. Il presidente ha offerto un dialogo senza pre-condizioni. “Non puoi avere armi nucleari. E se vuoi parlarne, bene. Altrimenti, puoi vivere in un’economia a pezzi per tanto tempo a venire”, ha avvertito. L’escalation di tensione arrivera’ sul tavolo del Consiglio di Sicurezza dell’Onu lunedi’ in una riunione a porte chiuse mentre i toni restano alti: l’Iran ha avvertito gli Usa che un qualsiasi attacco avrebbe serie conseguenze per gli interessi americani nella regione.

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“Sparare un proiettile contro l’Iran appicchera’ il fuoco agli interessi dell’America e dei suoi alleati”, ha minacciato il generale Abolfazl Shekarchi, portavoce dello Stato maggiore delle forze armate. “Se il nemico, in particolare l’America e i suoi alleati nella regione, fa l’errore militare di dare fuoco alle polveri su cui giacciono gli interessi americani, la regione andra’ a fuoco”, ha avvertito, mentre l’Organizzazione iraniana per l’aviazione civile ha dichiarato che “lo spazio aereo del Paese e’ sicuro per le compagnie aeree”, dopo che, in seguito all’abbattimento del drone, diverse compagnie, compresa Alitalia, hanno modificato le proprie rotte per evitare la regione. Intanto, un ex pensionato del ministero della Difesa iraniano e’ stato giustiziato perche’ accusato di essere una spia per gli Stati Uniti. Jalal Haji Zavar, un fornitore dell’organizzazione aerospaziale del ministero della Difesa che era una spia per la Cia e per il governo americano, e’ stato giustiziato”, ha scritto l’agenzia Isna citando l’esercito, senza fornire ulteriori dettagli sulla data dell’esecuzione.

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