“La disponibilità di anticorpi monoclonali sarà uno strumento estremamente importante e potente: accanto a una produzione americana ce n’è anche una italiana, che sarà disponibile credo già dai primi mesi del prossimo anno. Certamente quando avremo questo tipo di strumento la possibilità di trattare pazienti con determinati livelli di gravità potrà essere molto più importante e questo ci consentirà delle prognosi più favorevoli”.
A darne notizia, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro, in un’audizione al Senato sullo stato di avanzamento dello studio nazionale “Tsunami Italia”, promosso da Aifa e Iss per valutare l’efficacia del plasma iperimmune nel trattamento dei pazienti ricoverati per il Covid. Sono 79 i centri clinici e 88 quelli trasfusionali coinvolti nel progetto Tsunami, in 13 regioni; è previsto un arruolamento di 474 pazienti ma ad oggi sono meno della metà quelli inseriti, 178. Lo studio, ha infatti spiegato Brusaferro, “ha avuto un rallentamento legato al fatto che in estate fortunatamente il numero dei casi è molto decresciuto: pensiamo che con la situazione attuale lo studio possa raggiungere la soglia definita in tempi più rapidi”.