Antifrode Ue accusa Le Pen di aver sottratto 600mila euro
Oltre alla candidata alle presidenziali francesi, tre ex europarlamentari
La candidata alle presidenziali francesi Marine Le Pen e tre ex parlamentari a lei vicini sono accusati dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode di aver sottratto circa 600.000 euro di denaro pubblico europeo durante il loro mandato come eurodeputati, secondo un nuovo rapporto rivelato da Mediapart e consegnato alla giustizia francese.
Interpellata dall’Afp, la procura di Parigi ha confermato di aver ricevuto l’11 marzo questo rapporto, attualmente in fase di analisi. “Sono sorpreso dal tempismo della rivelazione” e dalla sua “strumentalizzazione”, ha reagito Rodolphe Bosselut, l’avvocato di Marine Le Pen. Il nuovo rapporto dell’Olaf riguarda i compensi dei gruppi politici dell’Europarlamento e che Marine Le Pen e altri tre ex deputati avrebbero utilizzato per scopi politici nazionali, per spese personali o per servizi a beneficio delle società commerciali vicine a Rn e al gruppo parlamentare di estrema destra Europe des Nations et des libertés (ENL). Le Pen avrebbe sottratto personalmente 137.000 euro al Parlamento di Strasburgo quando era deputata tra il 2004 e il 2017.