Cronaca

Antonella Viola molestata da un professore, il racconto dell’immunologa

Le studentesse oggi lamentano spesso episodi di molestie sessuali, ma poche denunciano per paura di ritorsioni sulla loro carriera. Antonella Viola, oggi immunologa di fama e professoressa di Patologia generale nell’ateneo di Padova, racconta anche la sua esperienza all’università. “Posso raccontare due episodi diretti di molestia sessuale – dichiara l’immunologa in una intervista a La Repubblica -. Molti altri mi sono stati riferiti perché mi occupo di problemi di genere nella mia università. E’ un`esperienza abbastanza comune purtroppo. Anche a me, da ricercatrice, è capitato”.

Subito dopo la laurea in Biologia, racconfa la professoressa, proprio durante l`esame di ammissione al dottorato di ricerca, “un professore ordinario cercò in ogni modo di mettermi in difficoltà con le domande. Vinsi il dottorato lo stesso e dopo qualche giorno lui mi chiamò nel suo ufficio. Come vedi posso renderti la vita complicata, disse, ma se prendi l`abitudine di passare dal mio studio tutti i tuoi problemi si risolveranno”. “Le studentesse – dice – lamentano di continuo episodi simili: ricatti sessuali da parte dei docenti e minacce di ritorsioni contro la loro carriera. Nessuna però denuncia. Si limitano a parlarne in forma anonima”.

 

“Ritorsioni contro la carriera”

 

E questo per “paura. Le ritorsioni contro la carriera sarebbero a quel punto certe. Ci sarebbero ripercussioni sulla loro reputazione. Nessuna sceglie di andare fino in fondo”. “La sensazione è che il problema sia serio, tra le studentesse come tra le ricercatrici, le dipendenti dell`amministrazione e le stesse docenti. L`università è un ambiente gerarchico, in cui far pesare il proprio potere è facile. A Medicina poi c`è un clima più patriarcale rispetto ad altre facoltà”, continua Viola.

In un’altra occasione, l’immunologa ricevette un altro tipo di avances. Capitò nel momento in cui ricevette un premio: lo scienziato italiano che la presentò disse apertamente che tutti la conoscevano sin da ragazza quando studiava all’Università di Padova “facendoci innamorare tutti, non avremmo mai pensato che una donna così bella sarebbe diventata anche una grande scienziata. Quando gli fecero notare che non era stata una frase felice cadde dalle nuvole: ‘Ma perché? Ho solo detto che è bella e brava”, racconta la Viola. L’altra vera molestia, però, la subì quando si trovava all’estero e un suo superiore la ricattò: non ebbe altra scelta che fare le valigie e tornare in Italia per evitare di trovarsi con i bastoni tra le ruote nella sua esperienza universitaria. Viola fa parte anche del direttivo del “Centro Elena Cornaro” per le questioni di genere dell’Università di Padova.

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