Una condizione di estremo isolamento aumenta del 14% il rischio di morte prematura per gli anziani. Il dato emerge dalle ricerche di John Cacioppo, docente di psicologia all’università di Chicago. Il lavoro di Cacioppo mostra che l’impatto della solitudine sul rischio di morire prima del tempo è simile a quello causato da una condizione socio-economica svantaggiata e, addirittura, secondo una metanalisi condotta nel 2010, la solitudine incide sulla probabilità di morte prematura il doppio rispetto all’obesità. Devastanti gli effetti della solitudine sulla salute: mancanza di sonno, pressione alta, crescita dei livelli cortisolo (l’ormone dello stress), alterata espressione genica delle cellule immunitarie, aumento di depressione e riduzione del benessere percepito.
“A livello demografico – osserva Cacioppo – stiamo vivendo uno ‘tsunami d’argento’: la generazione dei baby-boomers si sta avvicinando all’età della pensione. E si calcola che, dal 2011 al 2030, ogni giorno in media 10 mila persone nel mondo compiranno 65 anni”. Ecco alcuni consigli dello psicologo americano per evitare i danni della solitudine: restare in contatto con gli ex colleghi di lavoro, partecipare alle tradizioni familiari e trascorrere ore piacevoli con parenti e amici.