La storica Ape Piaggio, il celebre motocarro a tre ruote, non sarà più prodotto nello stabilimento di Pontedera (Pisa) dopo 76 anni di attività. La produzione dell’Ape sarà trasferita esclusivamente in India, dove verrà realizzata per il mercato locale, caratterizzato da normative di sicurezza e inquinamento meno severe rispetto a quelle europee.
La decisione di fermare la produzione in Italia è stata comunicata ai delegati Rsu nelle scorse settimane. Tra i motivi principali vi sono:
Lo stabilimento di Pontedera non chiuderà, ma le linee produttive saranno riconvertite per fabbricare il Porter, un veicolo commerciale che ha ereditato parte del mercato dell’Ape. Nonostante la cessazione della produzione, le scorte attuali consentiranno la continuazione delle vendite in Italia attraverso i concessionari fino ad esaurimento.
Nonostante il cambiamento, i sindacati hanno ricevuto rassicurazioni dall’azienda che non ci saranno ripercussioni significative sull’occupazione. Attualmente, la produzione dell’Ape rappresenta solo una piccola parte del personale dello stabilimento. I lavoratori saranno supportati attraverso un periodo di cassa integrazione che inizierà a dicembre.
Introdotto nel 1948, l’Ape ha saputo adattarsi nel tempo, diventando un simbolo del design italiano e della cultura popolare. È stato utilizzato per vari scopi, dalla mobilità urbana come mini taxi alla vendita ambulante di beni vari. La sua scomparsa dalla produzione italiana segna la fine di un’era per Piaggio e per Pontedera, un luogo intrinsecamente legato alla storia dell’Ape. In conclusione, mentre l’Ape continuerà a essere prodotto in India, il suo addio dalla terra natale rappresenta una significativa evoluzione sia per Piaggio che per il settore automobilistico europeo, costretto ad affrontare sfide sempre più complesse legate alla sostenibilità e alla sicurezza.