Appalti, ok commissione a soft law e “superamento” Legge Obiettivo

IL NUOVO CODICE M5S all’attacco: dovevano cancellarla. Il ministro Delrio: faremo monitoraggio

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Nuovo giro di boa per il Codice degli appalti. A mezzanotte di ieri la commissione Ambiente della Camera ha terminato l’esame della delega, che è in seconda lettura, e approvato una serie di emendamenti a cominciare dal pacchetto dei relatori che prevede lo stop al regolamento di attuazione del codice degli appalti per sostituirlo con linee guida in un ottica, ha affermato il ministro Graziano Delrio presente alla seduta, “di semplificazione e di trasparenza” con “soft law come avviene nei Paesi anglosassoni”. Lo stesso emendamento prevede l’adozione di due distinti decreti legislativi: il primo entro il 18 aprile prossimo per recepire le direttive europee; il secondo “entro il 31 luglio 2016” dovrà contenere il riordino e la redazione del nuovo codice degli appalti pubblici. Le linee guida saranno definite di concerto con il ministro delle Infrastrutture e l’Anac.

Approvato poi l’emendamento, a prima firma del presidente della commissione Ermete Realacci, che prevede il “superamento” della legge obiettivo. Delrio ha spiegato che la scelta di usare il termine “superamento” deriva dalla necessità di “non travolgere interventi per i quali siano sorti obblighi giuridicamente vincolanti” e ha aggiunto che il governo ha già “avviato un confronto con le Regioni sulle opere infrastrutturali” legate alla legge obiettivo. Critico il M5S: secondo Claudia Mannino la dizione “giuridicamente vincolanti” rischia di arenare l’effettivo stop della legge e di inchiodare il Paese alla realizzare opere inutili.