La sindaca di Torino, Chiara Appendino, e gli altri quattro imputati nel processo per i fatti avvenuti a giugno 2017 in Piazza San Carlo sono stati tutti condannati a un anno e sei mesi. Il processo, con rito abbreviato, riguarda gli incidenti durante la proiezione sui maxi schermi della finale di Champions League Real Madrid-Juventus.
Oltre alla sindaca di Torino, Chiara Appendino, sono stati condannati il suo ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, l’allora questore di Torino Angelo Sanna, l’ex presidente dell’agenzia di promozione territoriale, Turismo Torino, Maurizio Montagnese, ed Enrico Bertoletti, che si occupò della logistica. Per tutti l’accusa è di disastro, omicidio e lesioni colpose.
Un’ondata di panico collettivo provocò due morti e oltre 1.600 feriti, in una piazza gremita di tifosi juventini, la sera della finale di Champions. Mesi dopo la Digos di Torino scoprì che a causare il panico in piazza fu una banda di ragazzini, che per rapinare gli spettatori, sparse spray urticante tra la folla. I ragazzi sono stati condannati in via definitiva, in un altro troncone del processo. Il processo che si è celebrato nell’aula magna del tribunale con rito abbreviato doveva stabilire se ci furono carenze organizzative sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico.
La tragedia di piazza San Carlo “mi ha segnato profondamente. Quei giorni e i mesi che sono seguiti, sono stati i più difficili sia del mio mandato da sindaca sia della mia sfera privata, personale. E il dolore per quanto accaduto quella notte è ancora vivo e lo porterò sempre con me”, ha detto la sindaca di Torino Chiara Appendino. Sentimenti, ha rimarcato la sindaca, a cui “si somma anche una sensazione di amarezza”. “Perché se è vero che la carica istituzionale che ricopro comporta indubbiamente delle responsabilità, alle quali non ho alcuna intenzione di sottrarmi, è altrettanto vero che oggi devo rispondere, in quanto sindaca, di fatti scatenati da un gesto, folle, di una banda di rapinatori”, ha concluso.
LE REAZIONI
Immediata la reazione della Lega. “Appendino condannata per piazza San Carlo e Bonaccini indagato dopo aver minacciato un sindaco perché schierato col centrodestra – afferma il leader della Lega Matteo Salvini -. Mi chiedo se i problemi giudiziari siano ancora un problema, per grillini e la sinistra, o se la fame di poltrone gli fa digerire tutto come già successo per l`indagato Zingaretti”. Mentre dal fronte pentastellato finora un solo post su Facebook. “Le sentenze si rispettano, sempre e comunque. Ma non possiamo che esprimere vicinanza e sostegno alla sindaca di Torino, Chiara Appendino, per l’esito di una vicenda processuale che la vede pagare per un gesto folle e sconsiderato. Restiamo al fianco di Chiara in questo momento difficilissimo e di profonda amarezza, nella consapevolezza che oltre a essere un ottimo amministratore è anche veramente una brava persona”, si legge sulla pagina del Movimento 5 Stelle.