Appendino ricattata, ex portavoce accusato di estorsione

Sindaca parte lesa in nuove indagini su Pasquaretta a cui contestano anchetraffico di influenze illecite e turbativa d’asta

La sindaca Chiara Appendino con l'ex portavoce Luca Pasquaretta

Un ricatto nei confronti della sindaca di Torino, Chiara Appendino, di cui per piu’ di due anni era stato il fidato braccio destro. Parlano di questo le nuove indagini nei confronti di Luca Pasquaretta, ex portavoce della prima cittadina costretto a lasciare Palazzo Civico, la scorsa estate, sull’onda dello scandalo della consulenza per una prestazione inesistente alla Fondazione del Salone del Libro. La Procura del capoluogo piemontese, che per la consulenza gia’ gli contesta il reato di peculato, lo accusa ora di estorsione, ma anche di traffico di influenze illecite e turbativa d’asta.

I carabinieri in forza presso la magistratura hanno provveduto a sequestrargli cellulare e computer al termine della perquisizione effettuata oggi presso la sua abitazione. I fatti contestati dal pm Gianfranco Colace, lo stesso dell’inchiesta sulla consulenza da 5 mila euro, soldi poi restituiti, sarebbero successivi all’addio di Pasquaretta – oggi nello staff della viceministro all’Economia Laura Castelli – agli uffici di Palazzo Civico. Pesante l’accusa nei suoi confronti: avrebbe minacciato la sindaca Appendino, parte lesa nella vicenda, se non lo avesse aiutato a trovare un nuovo lavoro. Per Pasquaretta, giornalista 41enne di origini lucane con un passato da cronista sportivo al seguito della Juventus, di cui e’ anche un grande tifoso, i guai sembrano dunque non finire.[irp]

L’ex “pitbull”, come era stato soprannominato a Palazzo Civico per i suoi modi di fare, risulta indagato anche per il maxischermo allestito a Parco Dora in occasione della finale Champions Juventus-Real Madrid del 3 giugno 2017, la stessa sera della tragedia di piazza San Carlo. Apertura abusiva di luoghi di spettacolo e invasione di terreni le accuse per le quali i magistrati hanno disposto la citazione in giudizio. Questa volta, pero’, le accuse nei suoi confronti sembrano essere piu’ gravi. “La vita e’ fatta di scelte, alcune le rimpiangiamo, di altre ne siamo fieri – scriveva Pasquaretta sul suo profilo Facebook, lo scorso 3 agosto, suo ultimo giorno di lavoro da portavoce della Appendino -. Alla fine siamo cio’ che scegliamo di essere”, diceva citando le parole di Graham Brown.