Apple aprirà primo centro di ricerca e sviluppo in Cina

Apple aprirà primo centro di ricerca e sviluppo in Cina
17 agosto 2016

Apple intende aprire il suo primo centro di ricerca e sviluppo in Cina quest’anno. Ad annunciare le intenzioni del produttore dell’iPhone è stato il suo amministratore delegato Tim Cook, durante un incontro con il vice premier Zhang Gaoli. “Il centro aprirà più avanti nell’anno mettendo insieme i nostri team operativi e di ingegneri in Cina mentre sviluppiamo tecnologie avanzate e servizi per i nostri prodotti, sia per i consumatori in Cina sia per quelli nel mondo”, ha spiegato il gruppo di Cupertino. L’annuncio segue la pubblicazione dei conti del terzo trimestre fiscale, diffusi a fine luglio. Nei tre mesi chiusi il 25 giugno scorso, l’Europa è tornata adessere il secondo mercato di riferimento dietro alle America e davanti alla Greater China, Regione composta da Cina, Hong Kong e Taiwan dove i ricavi sono calati in un anno del 33% e del 29% su base trimestrale. All’epoca Cook aveva detto in una conference call con gli analisti che “rimaniamo molto ottimisti sulle opportunità di lungo termine nella Greater China, dove continuiamo a investire”.

Per rassicurare gli investitori Cook aveva aggiunto che nei primi tre trimestri dell’anno fiscale, i ricavi totali in quell’area “sono stati di quasi 40 miliardi di dollari, in rialzo del 55% sullo stesso arco temporale di due anni fa”. Nella seconda economia al mondo Apple conta circa 9.000 persone di cui la metà circa lavora nei suoi 42 negozi. Dal 2011, Apple ha più che raddoppiato il numero di uffici aziendali in Cina a 45. Nello stesso arco temporale le spese in R&D sono quadruplicate. Il mese scorso l’azienda ha annunciato un +26% degli investimenti trimestrali in quest’area a 2,6 miliardi, il 6% dei ricavi (una percentuale record). In un anno le spese in R&D puntano a quota 10 miliardi di dollari. Il titolo Apple è poco mosso al Nasdaq, dove vale 109,39 dollari, nonostante ieri la Berkshire Hathaway di Warren Buffett abbia comunicato che la sua partecipazione nel produttore dell’iPhone è salita del 55%.

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