Approvato a Marrakech il patto mondiale Onu sulla migrazione: Italia assente, ovazione per la Merkel

10 dicembre 2018

Rappresentanti di circa 160 Paesi dell’Onu, riuniti a Marrakech, in Marocco, hanno adottato il Global Compact, il patto delle Nazioni Unite sulla migrazione. Il patto e’ destinato a rafforzare la collaborazione internazionale per una migrazione “sicura, ordinata e regolare”. Il testo, criticato da nazionalisti e forze anti migranti, e’ stato adottato con un colpo di martello, dopo la lettura, senza votazione ne’ firma, dalla conferenza intergovernativa a a Marrakech, tappa di avvicinamento al voto di ratifica dell’Assemblea generale dell’Onu, in programma il 19 dicembre. Una quindicina di Paesi, tra cui l’Italia, si sono rifiutati di aderire o hanno congelato la decisione. Sottolineando gli sforzi fatti per raggiungere l’accordo, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha definito il Global Compact una “roadmap per evitare sofferenze e caos”. Guterres, ricordando che l’intesa non viola la sovranita’ degli Stati e non crea nuovi diritti per migrare, ma ribadisce il rispetto dei diritti umani”, ha esortato a “non cedere alla paura o alla falsa narrazione in materia di immigrazione”. A Marrakech sono stati annunciati 160 dei 193 Paesi dell’Onu, ma ancora non e’ chiaro chi fosse effettivamente presente.

TENSIONE NEL M5S

La posizione dell’Italia sul Global compact? Nasce dalla contrarieta’ di Matteo Salvini a cui “si adegua” con una “virata” il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mentre “le stelle stanno a guardare” con chiaro riferimento critico a M5s. E’ la senatrice pentastellata, Elena Fattori, a puntare il dito contro il governo in relazione all’atteggiamento adottato sul Global compact che definisce documento “semplice e di perfetto buon senso”. “Il 26 settembre – ricorda la senatrice 5 Stelle, voce piu’ volte critica dentro il Movimento – il premier Conte annunciava davanti all’assemblea generale dell’Onu che l’Italia, da sempre fautrice di un impegno globale per l’immigrazione, avrebbe aderito al Global compact for migration e il 21 novembre il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi in Parlamento descrive un orientamento positivo; inaspettatamente il 28 novembre arriva una virata – denuncia – da parte del premier Conte che comunica l’assenza dell’Italia a Marrakech. E lo fa con una scusa del tutto improponibile ovvero quella di parlamentarizzare la questione ovviamente non in tempo per arrivare a un consenso prima del 10 dicembre e dopo che tutti i giornali del mondo avevano annunciato il dietrofront dell’ Italia. Ne’ risulta molto credibile la parlamentarizzazione quando il testo era disponibile da luglio”.

IL PARTITO DEMOCRATICO

“Riconoscere i diritti delle persone e farlo tutti insieme ha sempre creato più sicurezza e progresso per tutti. L’assenza di Conte a Marrakech indica che, al di là delle belle parole di circostanza, la politica del governo è dettata da valori e azioni tipiche delle destre nazionaliste”. Lo dice il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio. “La mancata firma del Global migration compact è uno sfregio alla cultura dell’accoglienza e della solidarietà che ha sempre ispirato le scelte del nostro paese. Davvero un brutto e triste modo per celebrare il 70esimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, aggiunge Delrio.

LA MERKEL PROTAGONISTA

Ovazione a Marrakech per l’intervento di Angela Merkel. La cancelliera tedesca ha sottolineato che l’Ue ha bisogno di manodopera qualificata proveniente dall’esterno del suo territorio, in una accesa difesa delle migrazioni e del Global compact, approvato nella citta’ marocchina da 164 Paesi. Alla fine del discorso, Merkel ha incassato un lungo applauso dei delegati, durato diversi minuti, e quando ha lasciato la sala, i complimenti in pubblico del ministro degli Esteri marocchino e padrone di casa, Nasser Burita, che ha sottolineato il “coraggio” della cancelliera. “La migrazione porta prosperita’”, ha detto la Merkel nel suo discorso, in risposta alle “ansie e paure, oltre alle false informazioni diffuse da coloro che si oppongono al patto”, ha aggiunto. Merkel ha riconosciuto che c’e’ un flusso significativo di immigrati clandestini che viaggiano attraverso rotte irregolari, ma ha anche osservato che “le mafie non dovrebbero essere quelle che decidono come, quando e chi attraversa i confini”, ribadendo la necessita’ di un chiaro quadro di regole.

Cosa c’è scritto nel Global Compact

Il Patto mondiale sulla migrazione dell’Onu, adottato oggi in Marocco, non è “legalmente vincolante”, ma punta a promuovere “la cooperazione internazionale sulla migrazione tra tutti gli attori rilevanti, sapendo che nessuno Stato può gestire da solo la questione della migrazione”. L’accordo “rispetta la sovranità degli Stati e gli obblighi del diritto internazionale”, riconoscendo che “le migrazioni hanno innegabilmente ripercussioni molto diverse e talvolta imprevedibili sui nostri paesi, così come sulle comunità, sui migranti e sulle loro famiglie”. Tuttavia “è fondamentale non dividersi e restare uniti davanti alle difficoltà poste dalle migrazioni internazionali e alle opportunità che offre”.

“La migrazione è parte integrante della globalizzazione, unisce le società di una stessa regione e di una regione con un’altra, rendendoci tutti paesi di origine, transito e destinazione”, si legge nelle circa 40 pagine del documento. “Attraverso questo approccio globale, intendiamo facilitare una migrazione sicura, ordinata e regolare, riducendo al contempo l’incidenza e le ripercussioni negative della migrazione irregolare, attraverso la cooperazione internazionale e l’insieme delle misure proposte in questo patto mondiale”.

“La migrazione non dovrebbe mai essere un atto disperato. Qualora lo sia, dobbiamo cooperare per rispondere ai bisogni dei migranti in situazione di vulnerabilità e per risolvere i problemi che si creano. Noi dobbiamo operare insieme per creare le condizioni che consentano alle comunità e agli individui di vivere in sicurezza e in dignità nei loro Paesi”. Il Patto indica quindi 23 obiettivi, tra cui “lottare contro i fattori negativi e i problemi strutturali che spingono le persone a lasciare il proprio paese di origine”; “salvare vite”; “rafforzare l’azione transnazionale contro il traffico di migranti”; “non ricorrere alla detenzione amministrativa dei migranti se non come ultima risorsa”; “garantire ai migranti l’accesso ai servizi essenziali”.

“Attueremo il Global Compact collaborando a livello bilaterale, regionale e multilaterale e dando nuovo slancio al partenariato globale, in uno spirito di solidarietà”, si afferma nel testo. “Noi decidiamo, traendo ispirazione da iniziative esistenti, di creare un meccanismo che rafforzi le capacità all’interno del sistema delle Nazioni Unite, il cui ruolo sarà quello di sostenere gli sforzi degli Stati membri nell’applicazione del Global Compact”. I firmatari si impegnano inoltre a creare “una piattaforma mondiale di conoscenza che funga da fonte pubblica di dati online” sulla migrazione, così come una “rete delle Nazioni Unite per le migrazioni” affidata all’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).

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