La plenaria del Parlamento europeo ha approvato oggi, con 654 voti favorevoli, 23 contrari e 17 astensioni il programma comunitario “React-EU” da 47,5 miliardi di euro (a prezzi del 2018). Saranno probabilmente i primi fondi del Piano di Recovery “Next Generation EU” ad arrivare negli Stati membri beneficiari, nel 2021, per contribuire a mitigare gli effetti immediati (nei prossimi due anni) della crisi del Covid-19. Con React-EU sono stati stanziati 37,5 miliardi di euro per il 2021 (di cui 10,693 all’Italia e 10,269 alla Spagna, i due paesi maggiori beneficiari), e 10 miliardi di euro per il 2022. Gli aiuti saranno erogati attraverso i Fondi strutturali dell’Ue. Le operazioni saranno ammissibili al finanziamento dal primo febbraio 2020, con effetto retroattivo. Le risorse potranno essere spese fino alla fine del 2023.
Si tratta di “soldi freschi”, che andranno ad aggiungersi alle risorse già stanziate per i Fondi strutturali, ma con una diversa chiave di distribuzione agli Stati membri, con l’attuale bilancio pluriennale 2014-2020 (i cui pagamenti continuano anche oltre la fine di quest’anno), e con le dotazioni del prossimo Quadro finanziario per il periodo 2021-2027. I 47,5 miliardi di React-EU faranno parte dei prestiti da 750 miliardi raccolti sui mercati dalla Commissione europea nell’ambito dello strumento di Recovery “Next Generation EU”. React-EU fornirà finanziamenti aggiuntivi, in particolare, per sostenere il mantenimento dei posti di lavoro lavoro, inclusi i programmi di cassa integrazione, anche per i lavoratori autonomi; per sostenere la creazione di occupazione e misure per l’occupazione giovanile, i sistemi sanitari e la fornitura di capitale circolante e sostegno agli investimenti per le Pmi. L’assegnazione dei fondi sarà comunque flessibile, in modo che possano essere riallocati se necessario.
Il sostegno sarà disponibile in tutti i settori economici, ma gli investimenti si concentreranno soprattutto sui settori più colpiti dalle ripercussioni economiche della pandemia, e in particolare quelli del turismo e della cultura. Il sostegno aggiuntivo servirà anche per investimenti nell’attuazione del Green Deal europeo e della transizione digitale, attraverso la politica di coesione dell’Ue. L’erogazione dei fondi nel 2021, comunque, dipenderà dal tempo che sarà necessario ai parlamenti degli Stati membri per completare il processo delle ratifiche nazionali della decisione sul “tetto delle risorse proprie” del bilancio Ue, una condizione necessaria affinché la Commissione possa garantire i titoli di debito che emetterà sui mercati per finanziare il “Next Generation EU”. E’ previsto comunque che l’esborso inizi nel 2021 con un pre-finanziamento pari all’11% del totale delle risorse di React-EU, non appena saranno stati approvati i singoli programmi nazionali. askanews