Arabia Saudita, Meloni apre una “nuova era” di cooperazione: tutti gli accordi per 10 miliardi
Con bin Salman, la premier ha firmato dichiarazione per partenariato strategico. L’Italia è il settimo fornitore del Paese del Golfo, verso il quale nei primi 10 mesi del 2024 l’export è cresciuto di oltre il 26% rispetto allo stesso periodo del 2023
Italia e Arabia Saudita siglano intese per 10 miliardi di dollari e avviano la costruzione di un partenariato strategico che apre una “nuova era” nei rapporti tra i due Paesi. Parola di Giorgia Meloni, arrivata questa mattina con la figlia Ginevra ad Al-Ula, cittadina archeologica dichiarata sito patrimonio dell’umanità dall’Unesco, per concretizzare il lavoro del governo per “rafforzare la collaborazione” con i Paesi del Golfo.
Il principe e primo ministro Mohammad Bin Salman accoglie la premier nella sua tenda e insieme sorseggiano un té prima di un incontro in cui affrontano le questioni legate alla cooperazione bilaterale ma anche i principali dossier internazionali. Tra questi, viene spiegato, la ricerca di una pace “giusta e duratura” in Ucraina; il “consolidamento” del cessate il fuoco a Gaza e la ripresa del percorso “verso una soluzione dei due Stati”; il sostegno a un processo politico “inclusivo” in Siria e agli sforzi di ricostruzione; l`assistenza al Libano; l`approccio alla transizione energetica basato sulla neutralità tecnologica e sulle interconnessioni tra reti.
Ma sono i legami tra Italia e Arabia Saudita il piatto forte della missione, che avrà una coda domani in Bahrein. L’Italia è oggi il settimo fornitore del Paese del Golfo, verso il quale nei primi 10 mesi del 2024 l’export è cresciuto di oltre il 26% rispetto allo stesso periodo del 2023. Cifre importanti ma con ancora – per la premier – “un enorme potenziale inespresso”.
Proprio per fare un “salto di qualità” i due leader siglano una dichiarazione congiunta che eleva i rapporti bilaterali a un partenariato strategico. Un percorso che porterà all’organizzazione nei prossimi mesi di un business forum settoriale e all’avvio di un processo per definire un piano d’azione con priorità condivise. “Siamo tutti consapevoli che la relazione tra i sistemi economici italiano e saudita ha molti margini di crescita”, ha spiegato Meloni, intervenendo alla Tavola rotonda di alto livello che ha visto la partecipazione di soggetti pubblici e imprese private, tra cui Pirelli, Leonardo, Fincantieri, Snam.
Nel complesso il valore degli accordi firmati oggi tocca i 10 miliardi di dollari e investono molti campi in cui ampliare la cooperazione. Tra questi Meloni cita le infrastrutture, la cooperazione energetica, l’innovazione, la difesa, la ricerca scientifica, l’agroalimentare, ma anche lo sport, lo spettacolo, il turismo, la valorizzazione del patrimonio storico e culturale. Anche sul Piano Mattei – assicura la premier – Italia e Arabia Saudita possono “lavorare bene insieme” perché il rapporto con l’Africa “è molto importante per entrambe”.
Quello di oggi, auspica, è “l’inizio di una nuova era nelle nostre relazioni: c’è spazio per fare molto di più e questo è un importante passo avanti”. Certo la premier è consapevole che nel rapporto con l’Arabia Saudita ci sono anche notevoli distanze, in particolare sul tema dei diritti e in passato, dall’opposizione, non è stata mai ‘tenera’ con il regime saudita e con bin Salman. Per questo – conclude – il dialogo deve essere “franco e intenso”, ma bisogna “saper ascoltare ed essere ascoltati” e “ragionare insieme sulle differenze, in uno scenario sempre più incerto”.
Il pacchetto di accordi: dalle costruzioni alle rinnovabili, dalla cantieristica all’energia alla difesa fino alla cultura
Spaziano su molti settori le intese firmate oggi ad Al-Ula, nell’ambito della visita in Arabia Saudita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un ‘pacchetto’ di accordi che complessivamente, ha spiegato la premier, vale dieci miliardi di dollari. A livello intergovernativo, Meloni e il principe bin Salman hanno firmato la dichiarazione congiunta che eleva il rapporto tra i due Paesi a partnership strategica, stabilendo un meccanismo di cooperazione rafforzata incentrato su un Consiglio della Partnership Strategica presieduto a livello di leader.
Siglati anche un MoU sulla smart mobility, cornice per la cooperazione nell’area delle tecnologie avanzate in materia di trasporti, mobilità urbana, ferrovie, porti, aeroporti e hub logistici; due accordi di collaborazione tra i Ministeri degli Esteri, inclusa la ricerca e formazione di diplomatici; un programma esecutivo per la formazione e gestione museale. CDP ha sottoscritto con Acwa Power un accordo di cooperazione finanziaria su iniziative di comune interesse, prioritariamente in Africa e uno con Saudi Fund for Development per istituire e promuovere un quadro per potenziali collaborazioni operative in aree comuni di interesse e in Paesi partner, con particolare focus sull’Africa.
Per quanto riguarda gli accordi economici e commerciali, Sace ha firmato un MoU con NEOM per garanzie per le aziende italiane nell’ambito della costruzione della città Neom; un MoU con Acwa Power su rinnovabili e desalinizzazione; un’intesa con Acwa Power per un finanziamento “green” relativo a un progetto eolico in Uzbekistan in cui Acwa Power agirà da garante e si impegnerà a incontrare imprese italiane; un’intesa con Saudi Electricity Company per progetti nel settore delle rinnovabili. Elettronica e SAMI AEC hanno sottoscritto un MoU per la cooperazione su progetti specifici in ambito difesa elettronica; firmato anche un emendamento al MoU del febbraio 2024 tra Leonardo MISA-GAMI con l’aggiunta di nuovi progetti di sviluppo tecnologico congiunto con l’industria saudita.
Altri Mou sono quelli tra Elt Group e Shamal per la cooperazione nel quadro del progetto defense college e in ambito addestramento; tra Fincantieri e Aramco finalizzato alla creazione di capacità nel settore della cantieristica navale civile in Arabia Saudita; tra la stessa Fincantieri e Ozone for Military Industries Company per individuare opportunità di business in ambito servizi logistici per navi militari e civili; tra Ansaldo Energia e Acwa Power per la collaborazione in progetti sia in Africa che in Arabia Saudita; tra De Nora e Acwa Power per attività di ricerca e sviluppo in ambito desalinizzazione; tra CESI e Project Development Company per porre le basi di collaborazione in materia di servizi di ingegneria e consulenza per “power projects”; tra SNAM e Acwa Power per valutare lo sviluppo di un terminale di ricezione per importare ammoniaca verde e trasformarla in idrogeno facendo leva sul South2 Corridor per distribuire i volumi in Italia ed in Europa.
Sul tema della cultura e della cooperazione scientifica, è previsto un programma esecutivo su un Museo del Design tra Triennale di Milano e Commissione museale saudita, al fine di creare una collezione permanente, inviare esposizioni temporanee e avviare attività di formazione nel campo del design e della gestione museale; Salone del Mobile e Commissione saudita per architettura e design hanno firmato un MoU per la cooperazione fieristica finalizzata a organizzare a Riad uno “spin off” del Salone del Mobile di Milano; Parco Archeologico di Pompei e Commissione per Al-Ula hanno condiviso un programma esecutivo per attività congiunte nell’ambito dello sviluppo curatoriale, esibizioni, restauro e conservazione nonché gestione sostenibile del patrimonio archeologico.
Istituto Italiano di Tecnologia e Università Re Abdullah per la Scienza e la Tecnologia hanno siglato un Mou di cooperazione in ambito scientifico, tecnologico e innovazione sui temi delle scienze della vita, tecnologia per la riabilitazione, intelligenza artificiale, robotica. Infine l’Istituto Italiano di Tecnologia e la Saudi Agrifood Tech Alliance hanno sottoscritto un MoU per lo sviluppo di programmi e attività per stabilire un rapporto di cooperazione per promuovere la collaborazione nelle tecnologie agroalimentari.