Arbore: l’eros in musica? Il lato B, ma non quello del 45 giri (video)

Renzo Arbore, presidente di giuria di “Eroticanzoni”, il premio dedicato all’amore e all’eros nella canzone, che premia il miglior testo o brano erotico che racconta l’eros in modo più ironico e originale, la cui finale si terrà il 28 novembre al Teatro Politeama Pratese di Prato, racconta il suo concetto di eros in musica. “Come presidente di giuria, secondo me l’eros è più che fantasia, sono fantasie, ma con l’età la fantasia predomina sempre di più sull’eros vero e proprio, quindi bisogna essere guardinghi e aumentare forse le fantasie, a scapito della fantasia”. E su come scriverebbe una canzone sull’eros, Arbore aggiunge: “Se devo scrivere una canzone erotica, beh non saprei, diciamo lato B… Tanto sappiamo tutti oggi cos’è, quello del 45 giri è dimenticato completamente. Poi userei un vecchio modo per raccontare il rapporto sessuale: sacrificare a Venere. Il sacrificio a Venere è un modo antico, meraviglioso ed elegante di raccontare che hai ‘impalmato’ una ragazza o un ragazzo. E poi, perché no: filù, filù, filù, filà… Non accompagnato dal gesto”.
https://youtu.be/NCdCMFZ60GE