Con il passare dei secoli la casa, naturalmente, avrebbe subito diverse “trasformazioni”; in particolare, in epoca bizantina e nel corso delle Crociate, le sue rovine finirono per essere incorporate nella chiesa posta sopra di essa. Questo avrebbe permesso, in un certo modo, di proteggerla dall’usura del tempo e degli eventi atmosferici. Grazie agli scavi è stato possibile osservare come la stessa abitazione sia stata ricavata dal fianco di una collina; oltre a diverse camere è presente una scala. A sorprendere sono le condizioni di una delle porte originali, che risulta decisamente ben conservata. A partire dal 2006 è stato possibile far emergere numerosi reperti, soprattutto utensili da cucina, ottenuti dalla roccia calcarea. Proprio quest’ultimo materiale, secondo le indicazioni dei credenti ebraici, sarebbe dotato di “purezza“. Per tale motivo gli studiosi hanno pensato che l’edificio risalirebbe ad una famiglia di origine ebrea. Lo stesso Dark, ad ogni modo, ha voluto mantenere aperti possibili dubbi sulla reale origine della casa, smorzando parzialmente l’entusiasmo che si era subito verificato dopo la notizia della scoperta. Attraverso alcune dichiarazioni ha indicato come sia praticamente impossibile stabilire con certezza se la casa sia veramente quella di Gesù. È stata la rivista Biblical Archaeology Review a riportare le parole dello studioso. VIDEO