“Non ci voleva la palla di vetro, già nel 2011, per capire come sarebbe finita. Certamente i fautori del Ponte sullo Stretto a Messina sono in buona fede, ma leggendo il Fatto quotidiano di oggi è chiaro che era tutto premeditato: più che costruire il Ponte, l’obiettivo era farsi pagare la penale”. Lo scrive, sulla pagina Facebook, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, commentando un’intercettazione telefonica del 2012 tra il portavoce dell’allora segretario della Lega, Roberto Maroni e l’amministratore di Impregilo Pietro Salini, pubblicata oggi, con
richiamo in prima pagina sul quotidiano diretto da Marco Travaglio. “Già 4 anni fa – spiega Ardizzone – nel corso di un mio intervento all’Assemblea regionale siciliana, avevo evidenziato i meccanismi che avrebbero portato al pagamento della penale. Un allarme, purtroppo, che si è voluto far cadere nel silenzio”.