In Argentina e’ tornata l’elettricita’ dopo lo storico blackout che ha lasciato il Paese al buio, cosi’ come l’Uruguay e alcune zone meridionali del Paraguay. Si cerca ora di stabilire le cause del guasto nel sistema di trasporto che ieri alle 7.06 (ora locale) ha determinato l’interruzione della somministrazione di energia elettrica per quasi tutta la giornata. Treni, metropolitane e autobus sono stati sospesi a Buenos Aires, spenti quasi tutti i semafori per le strade. Il blackout ha avuto conseguenze anche sulla somministrazione di acqua potabile, costringendo la societa’ che gestisce l’approvvigionamento idrico nella capitale e nella sua cintura urbana abitata da circa 13 milioni di persone a chiedere agli utenti di razionalizzare i consumi. Negli ospedali e’ scattato il piano di emergenza, con i generatori in funzione nei reparti di terapia intensiva e nelle sale operatorie.
In diversi messaggi su Twitter pubblicati sette ore dopo l’inizio del blackout, il presidente Mauricio Macri, ha descritto l’incidente come “un caso insolito” e ha promesso una indagine approfondita. Il segretario all’Energia, Gustavo Lopetegui, ha parlato di “qualcosa di molto serio” che non puo’ accadere di nuovo, mentre si scatenavano i commenti sarcastici degli utenti dei social. Al momento si sa che il guasto e’ stato causato da un collasso del Sistema di interconnessione argentino (Sadi), in particolare in una connessione di trasporto di energia elettrica nel Nord-Est del paese, tra le centrali idroelettriche di Yacyreta’ (gestione argentina-paraguaiana) e Salto Grande, a gestione argentina-uruguaiana. Nelle prossime 48 ore le societa’ incaricate della distribuzione dovranno presentare un rapporto preliminare, mentre hanno a disposizione 10 giorni per la presentazione di un rapporto completo.
E’ stato un giorno particolare per tre province argentine, Santa Fe (Nord-Ovest), San Luis (Centro) e Formosa (Nord), dove erano in programma le elezioni locali: disagi nei seggi elettorali, soprattutto nelle prime ore del mattino. Si votata anche nella provincia piu’ meridionale della Terra del Fuoco, che non ha avuto pero’ problemi in quanto non dipendente dalla Sadi. La situazione e’ tornata alla normalita’ anche in Uruguay: alle 22.00 italiane di ieri il servizio era stato ristabilito per l’82% della popolazione. Argentina (44 milioni di abitanti) e Uruguay (3,4 milioni) condividono un sistema di interconnessione elettrica basato sulla diga di Salto Grande, situata a circa 450 chilometri a nord di Buenos Aires e a circa 500 chilometri a nord di Montevideo.