Aria vacanziera al parlamento siciliano. Il presidente: “Meglio chiudere”. La Sicilia affonda
Dopo che per la seconda volta e’ mancato il numero legale, la seduta è stata rinviata
“Indecoroso continuare cosi'”. Quasi getta la spugna il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, dopo che per la seconda volta e’ mancato il numero legale, costringendolo a rinviare la seduta a domani pomeriggio alle 16. Un altro pomeriggio infruttuoso dopo la gia’ lunga pausa preelettorale. Eppure, in queste sedute di fine legislatura con all’orizzonte le Regionali del 5 novembre, rimane molto ancora da decidere. Oggi, a esempio, all’ordine del giorno c’era il corposo ‘Collegato’ alla Legge di stabilita’ regionale che contiene numerose leggi di spesa, interventi sul fronte dello sviluppo e dell’occupazione. Intorno alle 17 il primo cedimento, con il governo ko su un suo emendamento non sostenuto dalla maggioranza che ha fatto mancare il numero legale. Un’ora piu’ tardi stesso copione. Prima dell’Aula, domani alle 15 si svolgera’ la Conferenza dei capigruppo. “Siamo piu’ numerosi nella Capigruppo che in Aula – chiosa sconsolato Ardizzone – dobbiamo capire in quella sede come continuare e se continuare, o magari chiuderla qui con questo assurdo spettacolo. Ho fatto di tutto per andare avanti, ma evidentemente c’e’ una volonta’ diversa”.