Nel disco Arisa parla del suo rapporto con la natura e dell’importanza di difendere il creato, in particolare in “Gaia”: un impegno che per lei è concreto e quotidiano a partire dai piccoli gesti, come spostarsi in bicicletta, mangiare sano o comprare abiti usati. “Come quasi tutto capita nella vita è capitato che in questi ultimi anni mi sia molto avvicinata alla natura, per me è una risorsa. Tutto quello che ci circonda è un regalo, se i miei occhi possono vedere un tramonto, una distesa verde, un gabbiano che vola, per me è edificante e mi riempie il cuore, ne sono grata” ha spiegato. “A volte basta poco per ringraziare per quello che abbiamo, nel nostro Paese vietiamo delle cose perchè sono contrarie alla religione ma non tuteliamo quello che il creatore ci ha dato” ha detto, riferendosi al dibattito in corso sulle unioni civili. Due canzoni del disco “Guardando il cielo” vedono Rosalba Pippa nel ruolo di autrice di parole e musica: “Come fosse ieri”, con le sue atmosfere quasi arabeggianti è ispirata al collega scomparso Pino Mango. “La cosa che mi è sempre piaciuta molto di lui è la sua musica senza tempo e senza appartenenza e la sua vocalità che ne facevano un essere unico nel suo modo di fare arte” ha detto la cantante. “Mi sono ricordata di quanto lui cantava ‘Bella d’estate’ – ha detto – mi piacerebbe come lui”. Nella serata delle cover del 66esimo Festival di Sanremo Arisa canterà “Cuore” la canzone resa famosa da Rita Pavone, cover italiana di Heart (I Hear Your Beat) di Phil Spector. Il brano è stato arrangiato da Nicolò Fragile in collaborazione con Giuseppe Barbera e Arisa. Nicolò dirigerà l`orchestra il giovedì sera, mentre per “Guardano il cielo” ci sarà il maestro Giuseppe Barbera. Dopo il Festival incontrerà i fan e firmerà autografi negli store delle principali città italiane.