Arrestato sindaco leghista di Legnano. Salvini: “Non commento, fiducia nei miei e nelle indagini

Arrestato sindaco leghista di Legnano. Salvini: “Non commento, fiducia nei miei e nelle indagini
Matteo Salvini e Gianbattista Fratus
16 maggio 2019

I Finanzieri del Comando provinciale di Milano, su disposizione della procura di Busto Arsizio, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sindaco leghista di Legnano, Gianbattista Fratus, del vice sindaco dello stesso Comune, Maurizio Cozzi, e dell’assessore alle Opere Pubbliche, Chiara Lazzarini.

A Fratus e Lazzarini sono stati concessi gli arresti domiciliari, mentre l’ordinanza nei confronti di Cozzi e’ di custodia cautelare in carcere. Le accuse nei loro confronti sono, a vario titolo, turbata liberta’ degli incanti, turbata liberta’ del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale. Nell’operazione sono impegnati circa 50 finanzieri che stanno eseguendo anche una serie di perquisizioni. “Non commento le indagini – ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini -. Ho fiducia nei miei uomini e nella magistratura. Spero che tutte queste indagini che si stanno aprendo si chiudano in fretta per distinguere colpevoli e innocenti”.

LE ACCUSE

Le accuse di turbata liberta’ degli incanti e corruzione elettorale, che hanno portato all’arresto del sindaco leghista di Legnano e di due assessori, riguardano in particolare 3 procedure selettive. A quanto si apprende, nel mirino degli inquirenti ci sono le seguenti procedure: presso il Comune di Legnano per la selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo del Comune; presso Amga Legnano per la selezione del nuovo dirigente generale; presso la partecipata Euro.Pa Service in ordine alla selezione per l’affidamento di un incarico professionale. E’ emerso come le citate procedure siano state turbate dai destinatari della misura cautelare al fine di favorire soggetti a loro graditi.

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IL PROCURATORE

La nomina di “soggetti e amici e conoscenti, manovrabili e in futuro riconoscenti” attraverso “spregiudicate manipolazioni di procedure”: e’ quanto c’e’ alla base dell’indagine che ha coinvolto il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus e due assessori della sua giunta, secondo quanto spiegato dal procuratore aggiunto di Busto Arsizio Giuseppe D’Amico.

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