Arresto dg ospedale Cardarelli Napoli, solidarieta’ medici
Un documento firmato da molti medici e infermieri, un centinaio di persone sullo scalone dell’edificio principale dell’ospedale per una manifestazione, la solidarieta’ dei cappellani. Ciro Verdoliva, direttore generale dell’ospedale Cardarelli, il piu’ grande del Mezzogiorno, agli arresti domiciliari da ieri, incassa la solidarieta’ delle persone con le quali lavora. Nel documento firmato da personale medico e infermieristico, dopo una riunione di numerosi primari con il direttore del servizio infermieristico, si racconta dello “stupore” per il coinvolgimento di Verdoliva nell’inchiesta su casi di presunta corruzione che fanno capo al imprenditore napoletano Alfredo Romeo, e si sottolinea come il direttore generale, “persona retta e capace”, abbia improntato la sua azione “nel rispetto delle regole e sulla trasparenza”. Da qui “l’amarezza” per la vicenda giudiziaria e la volonta’ “di testimoniare affetto”, ma anche “solidarieta’” al dottor Franco Paradiso, direttore sanitario, cui per legge e’ toccata anche la funzione di responsabilita’ della direzione del nosocomio. I primari puntano anche sul fatto che e’ necessario proseguire nell’espletamento dei concorsi data la carenza di personale nel nosocomio. Verdoliva, infatti, quando si e’ visto notificare il mandato di arresto dai carabinieri, era in riunione con la commissione che doveva procedere nelle nomine, la maggior parte delle quali relative a persone che ormai sono facenti funzioni da tempo e che attendevano la stabilizzazione del proprio ruolo.