Arriva al cinema uno dei film dell’anno, “Birdman” (o L’imprevedibile virtù dell’ignoranza) del messicano Alejandro Gonzales Inarritu, black comedy candidata a 9 premi Oscar, tra cui quelli per il miglior film, per la regia, per l’attore protagonista Michael Keaton e per i migliori attori non protagonisti Edward Norton ed Emma Stone. La storia è quella di Riggan Thomson, un tempo il famoso supereroe “Birdman”, amatissimo dal pubblico. Oggi però non lo vuole più nessuno, la spietata Hollywood lo ignora e solo vecchissimi fan lo riconoscono, ma lo identificano ancora con il personaggio con ali e becco dai superpoteri. Riggan è un attore nell’ombra che cerca di rilanciarsi recitando e dirigendo un ambizioso spettacolo a Broadway, combattendo tutti i giorni con una vocina che dentro di lui gli ricorda il suo passato glorioso. Un demone che lo fa diventare matto e lo fa scontrare con la triste realtà: una compagnia di attori che non riesce a gestire, una situazione familiare disastrosa e una carriera sull’orlo del precipizio. Un’amara analisi sulla dura legge di Hollywood, sulla fama facile, sui fallimenti, con ironia e sarcasmo anche sui divi di oggi e con un Keaton che, dopo il “Batman” di Tim Burton, rimette le ali per diventare un eroe in declino, ma con una grande interpretazione.