La Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema di Torino, si trasformerà in un gigantesco set: è da lì che registi, autori e personaggi parleranno e terranno incontri che approderanno nelle case dei cinefili di tutto il mondo. E’ il Torino Film Festival a tempi del covid, la 38ma edizione si svolgerà tra il 20 e il 28 novembre, on line sulla piattaforma Mymovies. Scelta innovativa hanno detto Domenico De Gaetano, direttore del Museo del Cinema e Stefano Francia di Celle, direttore del festival, annunciando on line proprio dalla Mole il programma della kermesse. Scelta innovativa, ma anche obbligata col lockdown in tutto il Piemonte, che è zona rossa, e la pandemia che infuria in tutto il mondo. “Ci mancherà la sala cinematografica, ma sono sicuro che in rete c’è una grandissima comunità affezionata al Torino Film Festival che ne decreterà il successo”, ha detto De Gaetano.
“Avevamo in progetto di fare un festival che fosse al passo con i tempi, con i cambiamenti culturali e le trasformazioni tecnologiche, e in questa versione on line il TFF si è spinto oltre, aprendo una strada da cui difficilmente si potrà tornare indietro. Una fruizione diversa, che supera i limiti geografici, arricchita da numerosi eventi che la rendono unica. Ai film presenti sulla piattaforma MYmovies si abbina un ricco palinsesto sul modello di quello televisivo che, per fasce orarie, racconta le diverse anime di questa edizione, a sottolineare che al di là delle proiezioni conta anche molto tutto ciò che ruota attorno ai film”, ha annunciato De Gaetano. Centotrentatrè film, 52 anteprime mondiali, con “Torino 38” come principale sezione del Festival dedicata ai lungometraggi internazionali. I lavori sono stati scelti mantenendo l’impegno del “50/50 by 2020” lanciato dal Toronto Film festival, che prevede uno spazio equo riservato alle produzioni realizzate da registi donne e a quelle di registi uomini. La giuria della sezione Torino 38 non avrà presidenti e sarà formata da 5 donne: Waad Al-Kateab, regista siriana di stanza a Londra; Martha Fiennes, regista scrittrice ed artista del Regno Unito; Jun Ichikawa, giapponese, in Italia da quando aveva 8 anni; Martina Scarpelli e l’iraniana Homayra Sellier.
“La magia del cinema è portare luce nel buio – ha detto la vicedirettrice Fedra Fateh – Quest’anno ci concentriamo sul cinema come strumento di difesa della giustizia sociale. Poiché è difficile apportare cambiamenti nel mondo reale, dapprima immaginiamo il mondo che vogliamo attraverso il cinema. Immaginiamo un mondo giusto in cui viene valorizzata la voce di ogni donna e uomo. Il Torino Film Festival sta facendo la sua parte sostenendo l’uguaglianza di genere con una giuria tutta al femminile e una selezione di film che include voci femminili. Sosteniamo la giustizia sociale celebrando i registi che portano la nostra attenzione su verità scomode che spesso non abbiamo il coraggio di riconoscere”. Quattro le masterclass, tra cui ‘Women in Cinema: le voci in evoluzione delle donne nel cinema’ con le giurate del concorso Torino38, Aleksandr Sokurov e i suoi allievi dell’Università di San Pietroburgo e col regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, a cui il festival negli anni 90 dedicò una retrospettiva. Tra le novità la prima edizione del premio ‘Stella della Mole’ dedicato all’innovazione artistica che quest’anno sarà conferito a Isabella Rossellini. Gli spettatori potranno fare carnet da 30 euro per 10 spettacoli o l’abbonamento a tutto il festival 49 euro.