“E’ stata una battaglia tra due grandi squadre. A parte la soddisfazione di vedere Kimi. La soddisfazione di vedere due rosse lì davanti è qualcosa che ricorderò per tutta la vita”. E’ un Maurizio Arrivabene, Team Principal della Ferrari, giustamente orgoglioso per la prima fila tutta Ferrari del Gp d’Italia di Formula1. “I ragazzi erano molto sereni – dice a Sky – Era una qualifica molto tirata. Ho visto una squadra non solo concentrata, non arrivo a dire con il sorriso ma serena. Nell’ultimo tentativo di Q3 ognuno faceva il suo. Eravamo tutti in marcatura con Red Bull, con Mercedes, avendo imparato nel secondo tentativo dal primo. Tutti hanno gestito le cose bene, con calma, serenità e concentrazione”.[irp]
Tanti complimenti alla squadra: “Soprattutto a Mattia Binotto che ha gestito un gruppo di tecnici in maniera favolosa, però sono sempre vittorie di squadra. Non bisogna dimenticare i ragazzi che ieri notte ci han portato un’ala e tutti quelli che sono a Maranello. Detto questo il sabato punti non se ne fanno. I punti si fanno la domenica”. Una menzione particolare al pubblico: “E’ stata una gioia immensa. Avevo chiesto il dodicesimo uomo a Monza. Avete visto sulle tribune sembrava di essere in uno stadio di calcio e grazie con tutto il cuore ai tifosi. Come ha detto ieri Camilleri non siamo qui per togliere il sorriso dalla faccia di nessuno, siamo qui per darlo a quei ragazzi sulle tribune che ci hanno spinto tantissimo”.[irp]
C’è anche una piccola amarezza da parte di Vettel: “In Formula1 la storia ci insegna che non c’è mai niente di certo. A Monza contano anche le scie. Lui stava prendendo quella di Verstappen, Kimi un’altra, i due di Mercedes se le davano tra di loro. Ma è normale. A Monza funziona anche la tattica e la strategia di gara. Sebastian era informato della presenza di Kimi. Mettere due rosse in pole position vuol dire che la macchina è veramente forte. Quando lotti a due sono importanti anche le scie. Basta un poco di gap rispetto all’altro che fa la differenza”.