Arrivano i primi dati dal satellite Aeolus sui venti stratosferici

13 settembre 2018

A soli pochi giorni dal lancio, avvenuto il 23 agosto 2018 dallo spazioporto di Kourou in Guyana francese, il satellite Aeolus dell’Esa ha già inviato sulla Terra un primo pacchetto di dati raccolti analizzando i venti stratosferici, dando un assaggio di ciò che ha in serbo questa missione spaziale rivoluzionaria che, per la prima volta nella storia, utilizza la tecnologia laser per questo tipo di misurazioni.

“Abbiamo sempre saputo che Aeolus sarebbe stata una missione eccezionale, ma questi primi risultati ci hanno davvero colpito – ha dichiarato Florence Rabier, direttore generale del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (Ecmwf) – il satellite è in orbita da neanche un mese, ma i risultati finora sembrano estremamente promettenti, molto meglio di quanto ci si aspettasse in questa fase iniziale”. “Questi primi dati – ha aggiunto la ricercatrice della missione Eolus, Anne Grete Straume – si riferiscono al vortice polare stratosferico, al Polo sud, i cui venti svolgono un ruolo importante nell’assottigliamento dello strato di ozono sul Polo Sud in questo periodo dell’anno”.

Grazie al laser Made in Italy “Aladin”, prodotto da Leonardo negli stabilimenti di Campi Bisenzio, la sonda emette un raggio laser che viene riflesso dalle particelle di polveri e gocce d’acqua presenti nella parte alta dell’atmosfera terrestre, determinando la velocità dei venti che le trasportano e raccogliendo, quindi, dati sulle loro caratteristiche per effettuare previsioni del tempo molto più accurate e puntuali di quelle eseguite finora.

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