Arrivata a Palermo nave con 52 salme. Marina svedese: “Equipaggio molto scosso”

IMMIGRAZIONE Sbarcate in totale sette donne incinte, due delle quali portate in ospedale a causa di gravi emorragie VIDEO di Giuseppe Novelli

immigrati

immigratiwi

di Giuseppe Novelli

E’ approdato alle 20.15 circa nel porto di Palermo il pattugliatore della marina svedese Poseidon, impegnato nell’ operazione Triton, con 571 migranti e 52 salme a bordo. Si tratta delle vittime dell’ultima tragedia avvenuta nel Canale di Sicilia che erano nella stiva di un barcone soccorso ieri dall’ unità militare, morte soffocate dai gas di scarico dei motori dell’imbarcazione. Ad attendere l’arrivo in banchina della nave il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle attività sociali Agnese Ciulla. Alle operazioni di accoglienza, coordinate dalla Prefettura di Palermo, ha partecipato il personale della Protezione Civile, della Asp e della Croce Rossa, la Caritas e le associazioni umanitarie come Medici senza Frontiere, che ha inviato una equipe per garantire un supporto psicologico ai migranti, e Save the Chidren che si occuperà di assistere i bambini, in particolare quelli non accompagnati. Sul pattugliatore vi sono infatti anche 67 minori e 54 donne. Sul molo un tir frigorifero della ditta “Sparacio trasporti” dove saranno deposti i 52 corpi che saranno traslati al cimitero dei Rotoli. I testimoni che hanno raccontato alla polizia dell’atroce morte nella stiva di un barcone dove hanno trovato la morte 52 migranti, sono pakistani. Lo ha comunicato il magistrato Calogero Ferrara. “In una stiva di 20-25 metri erano stipati in 200 – racconta Ferrara – non c’era aria, quelli in stiva erano quelli che avevano pagato meno rispetto agli altri. Uno dei testimoni ha perso il fratello e quattro amici”.

ASP Intanto, dall’azienda sanitaria provinciale fanno sapere che sulla nave svedese Poseidon c’erano in totale sette donne incinte, due delle quali portate in ospedale a causa di gravi emorragie. Oltre alle due donne e’ stato condotto in ospedale anche un uomo per una ferita allo stomaco. “L’organizzazione sia a bordo della nave che a terra ha funzionato in modo impeccabile, in totale lo sbarco e’ durato un’ora”. A dirlo e’ stato il portavoce della marina svedese Mattias Lindholm dopo aver fatto sbarcare 400 migranti al porto di Palermo e 52 salme. “L’equipaggio e’ molto scosso, le immagini che rimarranno impresse sono quelle delle persone che sembravano morte e che sono state rianimate a bordo della Poseidon. Avevamo ospitato solo un’altro morto prima di questo sbarco, e’ la prima volta che portiamo a bordo questo numero cosi’ alto di salme”. La Squadra mobile di Palermo ha individuato un gruppo di immigrati ritenuti gli scafisti dello sbarco in questione. Gli uomini sono stati portati in Questura.

https://youtu.be/fM2e2IfMrPY

MSF “Ieri 52 persone sono morte perche’ non esistono rotte legali e sicure. Quando l’Europa cambiera’ le sue politiche mortali?”. Lo ha affermato Loris De Filippi, presidente di Medici senza frontiere Italia. “Questi morti mostrano che le operazioni di ricerca e soccorso sono solo un palliativo, una soluzione temporanea rispetto alla politica fallimentare dell’Europa. Il solo modo per porre realmente fine a queste tragedie  – ha aggiunto – e’ creare vie sicure e legali per consentire a queste persone, costrette a fuggire da guerre e poverta’, di trovare sicurezza senza rischiare la vita”. E’ stata proprio l’organizzazione medico-umanitaria ad assistere ieri, con una sua nave, la nave svedese Poseidon.