di Giuseppe Novelli
In arrivo 6mila assunzioni in Sanità nel 2016. Sono le stime del ministero della Salute previste per la Sanità nella legge di stabilità. Numerose le novità in campo, oltre al piano di assunzioni, fra cui la decadenza dei management delle strutture sanitarie in caso di fallito rientro dal deficit entro 3 anni, le centrali uniche per gli acquisti di beni e servizi, l’aggiornamento costante dei LEA, i livelli essenziali di assistenza, grazie a una Commissione di esperti. Fissato a 111 miliardi di euro il finanziamento del Servizio sanitario nazionale (Ssn), per il 2016, con “un incremento annuale del livello del finanziamento del Ssn, rispetto al 2015, di oltre un miliardo di euro”. Per quanto riguarda le assunzioni, dal 1° gennaio 2016 le Regioni potranno assumere con contratti “flessibili” per far fronte alle emergenze, poi, entro febbraio, dovranno far pervenire al ministero i numeri reali del loro fabbisogno e avviare concorsi per le assunzioni, finalizzando il 50% dei posti alla stabilità dei precari, medici e infermieri. L’iter dei concorsi dovranno concludersi al massimo entro il 31 dicembre 2017. I Livelli Essenziali di Assistenza, appena aggiornati, dovranno entrare in vigore entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di stabilita’. Stanziati per questo 800 milioni del Fondo Sanitario Nazionale. Istituita presso il ministero della Salute, un Commissione ad hoc: 15 “saggi” che dovranno garantire l’aggiornamento periodico costante. Anche sotto il profilo economico.
Le nuove norme prevedono inoltre che Ospedali e istituti di ricovero e cura in deficit o piano di rientro, mettano a posto i loro conti in capo a tre anni, pena la decadenza automatica di tutto il management. Sarà inoltre obbligatoria la pubblicazione dei bilanci sui siti degli ospedali. Istituite poi le centrali regionali di committenza di riferimento, per l’acquisto di beni e servizi che potranno essere effettuati anche mediante CONSIP S.p.A.. Previsti standard uniformi per bandi e capitolati di gara. Particolare attenzione alle ludopatie: viene vietata la pubblicità dei giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radio e tv generaliste dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno e viene istituito, presso il Ministero della salute, il Fondo per il gioco d’azzardo patologico pari a 50 mln di euro l’anno. “Un primo passo molto importante – ha detto il ministro Lorenzin – verso la presa di coscienza collettiva del fatto che il gioco genera dipendenza”.