Impasse all’Ars tra sedute lampo e corse contro il tempo

La conferenza dei capigruppo ha previsto tempi strettissimi per concludere l’esame del bilancio video

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É paralisi all’Assemblea Regionale Siciliana. A poco più di tre mesi dall’ avvio della nuova legislatura, la maggioranza stenta a trovare i numeri in Consiglio e questo si traduce in una scarsa attività legislativa, al punto che lo scorso 13 marzo la sessione d’aula è durata solo 6 minuti e 19 secondi. Una sessione lampo sufficiente appena alla lettura del verbale della seduta precedente. Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars: “Dopo tre mesi manca ancora il bilancio di previsione del 2018 e la legge di stabilità per il 2018. Un ritardo colpevole che il governo Musumeci ha accumulato e paralizza l’attività dell Assemblea Regionale Siciliana. Il gruppo del Pd ha presentato circa 40 disegni di legge, che riguardano le politiche giovanili, il lavoro, lo sviluppo, il rilancio delle attività economiche e turistiche, ma tutto ciò è impossibile discuterlo perché mancando il bilancio, l’attività ordinaria dell’Assemblea è di fatto bloccata”. Valentina Zafarana, deputata regionale siciliana del M5S: “Stiamo vedendo come la maggioranza del presidente Musumeci si stia di fatto sfaldando e questo non è positivo né per la Sicilia né per i siciliani. Comprendo che ci sia tanta attività da svolgere sul territorio, ma è fondamentale chiaramente la presenza e la proposizione di atti in aula perché è bello scrivere comunicati stampa, ma poi deve seguire una azione concreta”. E Cateno De Luca, deputato regionale del Gruppo Misto, denuncia: “Ci ritroviamo con parlamentari che se andiamo a fare uno screening non hanno presentato neanche un disegno di legge né un emendamento, c’è l’80% dei deputati che non ha nemmeno preso la parola in aula”. A complicare le cose c’è la corsa contro il tempo per l’approvazione di bilancio e finanziaria. La conferenza dei capigruppo ha previsto tempi strettissimi per concludere l’esame dei documenti economici entro il 31 marzo. Un termine che lascerebbe due soli giorni per il confronto in aula e per dare il via libera al Def.