In quello stesso anno con Filippo Scozzari entra a far parte del gruppo che realizza la rivista ‘Cannibale’ fondata da Stefano Tamburini e Massimo Mattioli a cui si unirà in seguito anche l’amico Tanino Liberatore. Da quel momento Andrea Pazienza diventa uno dei disegnatori di fumetti più popolare e attivo: dal 1979 al 1981 collabora col settimanale di satira ‘Il Male’. Poi, nel 1980, fonda col gruppo del ‘Cannibale’ e con Vincenzo Sparagna il mensile ‘Frigidaire’ sulle cui pagine compaiono le prime storie di Zanardi. Malgrado amasse definirsi “pigro e sfaticato”, Pazienza era tutt’altro: in pochi mesi, i primi di vita della rivista, realizza soggetti e disegni per decine di storie in bianco e nero, a colori, e con tecniche miste. Inoltre inventa e disegna storie di personaggi diventato famosissimi: Francesco Stella, L’investigatore senza nome, Pertini (per un albo speciale che, assicurò. aveva “disegnato in tre giorni”). Il “pigro” Paz, nel frattempo, realizza anche copertine di dischi, un calendario, alcuni poster e spot grafici. In questi anni disegna tantissimo e si dedica anche all’insegnamento. Pazienza firma anche manifesti cinematografici di alcuni film: ‘La cittaà delle donne’ di Fellini del 1980, ‘Lontano da dove’ di Stefania Casini e Francesca Marciano nel 1983, copertine di dischi (‘Robinson’ di Roberto Vecchioni e ‘Sos brothers’ di EnzoAvitabile). Pazienza e’ molto attivo anche come pittore ed espone nuove opere nel 1982 e 1983. In quest’anno espone presso la galleria milanese Nuages e alla mostra Nuvole a go-go presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma (con Francesco Tullio Argan e Pablo Echaurren). Per Pazienza sono anni di grande fama e di eccessi. Si avvicina alle droghe e, in particolare all’eroina, cosa che gli costa il marchio di ‘tossico’ e gli crea molti problemi personali e professionali. Nel 1984 sembra iniziare una nuova vita: si trasferisce a Montepulciano e apparentemente disintossicato, nel giugno 1985 conosce la fumettista Marina Comandini che sposa l’anno dopo. Nel 1986 è attivissimo: collabora con le più importanti riviste italiane del fumetto, da ‘Linus’ a ‘Frizzer’ (di cui e’ uno dei fondatori), da Frigidaire a Tempi Supplementari, da Tango (supplemento del quotidiano L’Unita’) a Zut diretta da Vincino e Comic Art diretta da Oscar Cosulich. Nella notte del 16 giugno 1988 muore per overdose a Montepulciano (anche se le cause precise della morte non furono rese note). E’ sepolto nel cimitero si San Severo.