Julian Assange si dichiara colpevole e ora è libero e torna in Australia

Julian Assange si dichiara colpevole e ora è libero e torna in Australia
26 giugno 2024

Julian Assange è atterrato a Canberra, in Australia, da uomo libero. Il suo abbraccio in aeroporto con la moglie Stella e il padre mettono fine a una saga giudiziaria durata 14 anni, cominciata con la diffusione di documenti riservati del governo statunitense e finita con un accordo con la giustizia Usa. Al suo arrivo il fondatore di Wikileaks è stato accolto da applausi e dal grido “Bentornato a casa”. Assange. Prima di prendere il volo per Canberra. Assange è comparso in tribunale nelle Isole Marianne Settentrionali, territorio statunitense nel Pacifico, e in base a un accordo raggiunto con la giustizia statunitense, si è dichiarato colpevole presso il tribunale federale di Saipan di aver ottenuto e divulgato informazioni sulla difesa nazionale.

“Ho incoraggiato la mia fonte”, la soldatessa statunitense Chelsea Manning, artefice della massiccia fuga di notizie, “a fornire materiale classificato”, ha ammesso oggi in tribunale un Julian Assange, perseguito con un unico capo d’accusa per “ottenimento e divulgazione di informazioni relative alla difesa nazionale”. È stato condannato a 62 mesi di reclusione, già coperti dai cinque anni di detenzione preventiva. “Può lasciare quest’aula da uomo libero”, ha dichiarato il giudice Ramona V. Manglona. Vestito con un abito nero e una cravatta ocra, Assange, 52 anni, ha abbracciato i suoi due avvocati e ha firmato un libro per un sostenitore, ha riportato France Presse, per poi lasciare il tribunale, senza rilasciare alcuna dichiarazione, e come detto, decollare alla volta di Canberra con un jet privato il cui utilizzo gli costerà 520.000 dollari da rimborsare al governo australiano.

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Lunedì il ‘whistleblower’ aveva lasciato il Regno Unito per essere processato presso la corte federale di Saipan, nelle Isole Marianne, dopo aver accettato il principio di una dichiarazione di colpevolezza. “In conformità con l’accordo di patteggiamento, ad Assange è vietato tornare negli Stati Uniti senza autorizzazione”, ha annunciato il Dipartimento di Giustizia statunitense in un comunicato. Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha salutato mercoledì un “gradito sviluppo”. “La priorità ora è che Julian recuperi la sua salute”, “è stato in uno stato terribile per cinque anni” e vuole “essere in contatto con la natura”, ha detto la moglie, Stella Assange, che ha avuto due figli con il fondatore di WikiLeaks, prima dell’udienza. Dopo, ha scritto su X “non riesco a smettere di piangere”.

Le Nazioni Unite hanno accolto con favore il rilascio, affermando che il caso ha sollevato “una serie di preoccupazioni in materia di diritti umani”. “Sono grata che il calvario di mio figlio sia finalmente giunto al termine”, ha dichiarato Christine Assange, la madre del fondatore di WikiLeaks, in una dichiarazione diffusa dai media australiani. L’ex vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence ha descritto l’accordo come una “falsa giustizia” che “disonora il servizio e il sacrificio degli uomini e delle donne delle forze armate” americane. Il Dipartimento di Stato ha evitato commenti, giudicandoli “prematuri”.

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