La moglie di Assange: Italia e Europa si mobilitino per sua liberazione

La moglie di Assange: Italia e Europa si mobilitino per sua liberazione
Stella e Julian Assange
7 marzo 2023

“Julian Assange non si merita il carcere duro che sta scontando da quasi quattro anni in Gran Bretagna, senza un giusto processo. Julian è detenuto illegalmente solo perché ha permesso a tutti noi di conoscere la verità sui più terribili crimini di guerra commessi in Iraq e in Afghanistan”. Così Stella Assange, moglie di Julian nel corso del convegno ‘Il caso Assange e il diritto alla verità’, organizzato alla Camera. “E` urgente che l`Europa e l’Italia si mobilitino per cercare di correggere questa ingiustizia e ottenere quanto prima la liberazione di Julian”, ha aggiunto.

“Julian aveva le prove di azioni rimaste impunite, era suo dovere, come giornalista e come persona, renderle di pubblico dominio. Quella che sta subendo è una persecuzione giudiziaria che dice molto sullo stato di salute della democrazia nei Paesi occidentali che, nel corso degli anni, hanno commesso violazioni e abusi. E’ urgente mobilitare l’opinione pubblica e sensibilizzare le istituzioni italiane alla sua liberazione”, ha aggiunto la moglie dell`autore di Wikileaks. “La detenzione di Julian nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh assieme ai peggiori criminali del Paese, solo per aver denunciato terribili cimini fa capire che il mondo va al contrario”, ha proseguito Stella Assange, sottolineando che “la sua salute si sta degradando”.

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Al convegno è intervenuto anche Alessandro Di Battista, ex deputato del M5s, oggi reporter e attivista. “Se dovesse morire Julian Assange, ed è purtroppo un`eventualità che mi dispiace dire davanti alla moglie, i responsabili non sarebbero gli agenti segreti del Pentagono o della Cia ma i giornalisti che oggi stanno zitti per salvaguardare il proprio conto in banca, le proprie carriere, i propri spazi mediatici, trasformandosi in biechi sostenitori delle verità comode”, ha detto. Il presidente dell’ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli ha annunciato che a Julian Assange verrà consegnata una tessera d’onore da giornalista. “Siamo qui per difendere non solo la causa di un uomo incarcerato ingiustamente ma anche per difendere un principio che è quello della libertà dell’informazione”, ha detto Bartoli.

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