Assedio a Governo su manovra, Conte tratta per evitare infrazione

Assedio a Governo su manovra, Conte tratta per evitare infrazione
Vincenzo Boccia, presidente Confindustria
4 dicembre 2018

Pochi giorni, al massimo questa settimana, per trovare un accordo con l’Unione europea ed evitare la procedura di infrazione. E’ l’obiettivo che si dà il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al lavoro per convincere i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio a fare un passo in direzione delle richieste di Bruxelles.

Del resto il Governo appare stretto d’assedio da un fuoco incrociato di critiche. Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha visto il ministro dell’Economia Giovanni Tria e chiesto nuovamente “correzioni sostanziali” alla legge di Bilancio mentre il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia è arrivato a suggerire le dimissioni del premier Giuseppe Conte se non riuscirà a convincere i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio a “fare un passo indietro” riducendo di 4 miliardi i costi di pensioni e reddito di cittadinanza.

Conte, che ha in mano il dossier della trattativa con la Commissione europea, ha ormai da giorni imboccato con decisione la via della ricerca di un accordo. In queste ore i contatti informali con Bruxelles sono continui in vista di un nuovo “passaggio” nei prossimi giorni. “Sto lavorando a tempo pieno – ha detto nel corso di una conferenza stampa sul tema della disabilità – nell’interlocuzione con le istituzioni Ue, ormai ci stiamo lavorando a tempo pieno. Nel volgere di qualche giorno avremo un ulteriore passaggio con le istituzioni Ue e confido di poter pervenire al mio massimo auspicio e il mio grande obiettivo e cioè pervenire a una soluzione condivisa per evitare l’infrazione”. Il presidente del Consiglio, però, cerca di evitare uno ‘smottamento’ completo rispetto alle cifre messe nella legge di bilancio e in particolare sul rapporto deficit/Pil che l’esecutivo aveva fissato al 2,4%. Quel numero scenderà, ma il confine massimo viene fissato al 2% perché scendere al di sotto di quella quota, ha assicurato, “non è l’obiettivo”.

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Sul tema tace Luigi Di Maio, che stasera sarà a ‘Porta a porta’. Il vicepremier e ministro dello Sviluppo è in difficoltà per le polemiche sul ‘caso’ delle accuse mosse alla ditta del padre, che in un videomessaggio lo ha difeso dicendo che “lui non ha la minima colpa e non era a conoscenza di nulla”. Significativamente parla invece il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che da Bruxelles usa toni concilianti, dicendosi “assolutamente ottimista” sulla possibilità di un accordo con l’Ue, pur ribadendo che ‘quota 100′ sulle pensioni resterà perché “smontare la legge Fornero è un mio preciso impegno; lo faremo rispettando i parametri”. Le condizioni per arrivare a un accordo con l’Europa sembrano quindi in piedi. A Conte spetta il compito di trovare la quadra per convincere Jean-Claude Juncker e la commissione senza dover fare una completa marcia indietro ma il premier ha bisogno ancora di un po’ di tempo. Per questo sui temi principali della manovra (che arriverà in aula alla Camera con un nuovo slittamento solo mercoledì) gli interventi sono stati rinviati al passaggio in Senato, quando la partita con l’Europa sarà chiusa. In un modo o nell’altro. askanews

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