Assegno di inclusione, cambiano ancora una volta gli importi: ad alcuni arrivano anche gli arretrati | Controlla il conto corrente in questa data

Assegno di inclusione - (pexels) - ilFogliettone.it

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L’Inps ha comunicato una novità che riguarda la misura a supporto delle famiglie e delle categorie in difficoltà economica

L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura introdotta a livello nazionale con l’obiettivo di contrastare la povertà, la fragilità economica e l’esclusione sociale delle fasce più deboli della popolazione. Introdotto a partire dal 1° gennaio 2024 attraverso il decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito con modificazioni dalla legge n. 85 del 3 luglio 2023, l’ADI promuove percorsi di inserimento sociale, formazione e politiche attive del lavoro. Questo strumento mira non solo a fornire un sostegno economico immediato, ma anche a favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone in difficoltà.

Il sussidio si articola in due componenti principali: la quota A, che consiste in un’integrazione del reddito familiare fino al raggiungimento di una soglia stabilita dalla normativa vigente, e la quota B, destinata ai nuclei familiari che risiedono in abitazioni concesse in locazione, a condizione che il contratto di affitto sia regolarmente registrato. Questa doppia struttura consente di adeguare il beneficio alle diverse esigenze economiche e abitative delle famiglie, offrendo un sostegno mirato in base alla situazione specifica del nucleo familiare.

Il riconoscimento dell’ADI è subordinato alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD) da parte del richiedente, che rappresenta l’impegno del nucleo familiare a partecipare ai percorsi di inclusione sociale e lavorativa previsti dal programma. Il beneficio economico decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD, a seguito dell’esito positivo dell’istruttoria svolta dall’INPS. Questo passaggio garantisce che l’intervento economico sia accompagnato da azioni concrete volte a favorire l’inserimento lavorativo e il miglioramento delle condizioni socio-economiche dei beneficiari.

L’ADI è rivolto ai nuclei familiari che presentano specifiche condizioni di fragilità sociale ed economica. Tra i principali requisiti per l’accesso al beneficio rientrano la presenza di componenti con disabilità, minorenni, persone con almeno sessant’anni di età o membri in condizione di svantaggio inseriti in programmi di cura e assistenza socio-sanitaria certificati dalla pubblica amministrazione. La richiesta dell’ADI può essere presentata da uno qualsiasi dei componenti del nucleo familiare, garantendo così una maggiore flessibilità e accessibilità al sussidio.

Ricalcolo Automatico del Sussidio ADI: Maggiorazioni per i Carichi di Cura

L’INPS ha introdotto nuove modalità di calcolo per il sussidio ADI (Assegno di Inclusione), prevedendo un ricalcolo automatico in aumento per gli accrediti del 2025 in presenza di carichi di cura. Il Messaggio INPS n. 592 del 17 febbraio 2025 chiarisce che l’aggiornamento si applica a tutti i nuclei familiari che includono bambini sotto i 3 anni, tre o più figli minori, o componenti con disabilità o non autosufficienti. In tali casi, viene applicato un coefficiente aggiuntivo di 0,40 alla scala di equivalenza, aumentando così la soglia di reddito familiare considerata per l’accesso all’ADI e incrementando l’importo del beneficio economico.

Il ricalcolo è stato avviato a partire dalle elaborazioni di gennaio 2025 e viene applicato d’ufficio, anche per le domande già accolte o in corso di pagamento. L’INPS provvede a riconoscere automaticamente il carico di cura, anche laddove non dichiarato esplicitamente nella domanda originaria, purché i requisiti risultino soddisfatti. Questo processo garantisce l’adeguamento degli importi e l’erogazione delle eventuali somme arretrate ai beneficiari.

Assegno di inclusione - (pexels) - ilFogliettone.it
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Aggiornamenti ai Modelli di Domanda ADI e Nuove Soglie di Reddito

Contestualmente al ricalcolo del sussidio ADI, l’INPS ha aggiornato i modelli di domanda ADI, ADI-Com e SFL per semplificare la procedura di richiesta. Il nuovo modello include una lista delle strutture sanitarie autorizzate al rilascio dell’attestato che certifica le condizioni di svantaggio necessarie per accedere al beneficio. Con il Messaggio n. 595 del 17 febbraio 2025, l’Istituto ha inoltre comunicato che la Manovra economica di quest’anno ha previsto un aumento della soglia di reddito familiare fino a 10.140 euro per i nuclei che vivono in affitto, purché tale condizione sia riportata nella DSU utilizzata per l’ISEE.

Le nuove modalità consentiranno anche il riesame delle pratiche precedentemente respinte a causa della mancata dichiarazione del carico di cura. In questo modo, i potenziali beneficiari che non avevano indicato tali informazioni potranno ricevere l’ADI, se ne soddisfano i requisiti. Infine, l’INPS specifica che la proroga del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) prevista per il 2025 sarà applicabile esclusivamente a coloro che, dopo aver percepito il sussidio per i primi 12 mesi, risultino iscritti a corsi di formazione ancora in corso. Questo meccanismo mira a incentivare la continuità formativa e favorire l’inserimento lavorativo dei percettori del beneficio.