Assemblea cittadina consiglio, sindaco di Enna attacca Pd
Assemblea cittadina nel comune di Enna, occupato da due settimane dal sindaco Maurizio Di Pietro e dalla minoranza per protestare contro la maggioranza che aveva chiesto il rinvio del voto sul bilancio. “Votare il bilancio non è solo un normale atto deliberativo, seppure importante per l’oggetto, si tratta dell’opportunità concessa all’opposizione di ribaltare il risultato democraticamente uscito dalle urne dello scorso anno, mandando a casa, oltre che il consiglio, anche il sindaco e la sua giunta, stando ai continui ulteriori ripensamenti e ribaltamenti da parte del governatore Crocetta – ha detto il sindaco Di Pietro – Contrariamente a quanto dicono i consiglieri della maggioranza il bilancio è invece perfettamente legittimo così come attestato da tutti gli organi tecnici. Ma se anche fosse illegittimo e scoprissimo che il capogruppo Pd, Salvatore Cappa, e compagni sono più preparati dei tecnici, perché non lo modificano?”.
Il vero nodo del bilancio sembra essere il costo del servizio di raccolta rifiuti, aumentato secondo il Pd, rimpinguato dalla caccia agli evasori secondo sindaco e giunta. “Il costo del servizio non è adeguato alle spese, non tanto a quelle eccessive dell’Ato EnnaUno tollerate dai sindaci degli ultimi anni, ma neanche a quelle necessarie per pulire dignitosamente la nostra città – ha detto Di Pietro – Nel 2013, nel pieno dell’amministrazione del sindaco Paolo Garofalo, si è consentito alla governance dell’ATO, nominata dai sindaci, di aumentare enormemente le spese del personale ma non si sono adeguate le entrate. Per questa e per altre ragioni l’Ato ha un debito di circa 150 milioni di euro che impedisce di avere un servizio efficiente”.